MARIO GIULIACCI, L’ANNUNCIO GELA TUTTI “CI SARANNO CONSEGUENZE PER TUTTA EUROPA”

 

Mario Giuliacci  è indubbiamente il meteorologo più famoso del piccolo schermo italiano. Il colonnello, padre del meteorologo Andrea Giuliacci, noto nei telegiornali delle reti Mediaset e per la trasmissione di informazione Mattino Cinque, è uno dei volti più amati e stimati del mondo televisivo italiano.

Giuliacci, all’interno del suo sito, ha parlato dell’ultima previsione della Noaa, l’agenzia statunitense che si occupa delle dinamiche oceaniche e atmosferiche e quanto da essa dichiarato è un colpo al cuore per tutti coloro che  seguono il meteo, dal momento che la previsione parla de “il ritorno del Niño, ovvero quel fenomeno che consiste in una anomalia termica positiva della superficie dell’Oceano Pacifico tropicale, centrale e orientale, e che è in grado di influenzare per una lunga fase le condizioni climatiche dell’intero pianeta”.

Gli effetti di questa anomalia si daranno sentire, scrive il nostro meteorologo,  “nei prossimi mesi di ottobre e novembre e la sua massima espressione si raggiunge di solito nel periodo natalizio. El Niño ha una durata va dai 2 ai 7 anni. Il fenomeno opposto è la Niña che si verifica quando invece c’è un raffreddamento della superficie oceanica, ovvero temperature di 1/3 gradi più fredde rispetto alle medie”.

Quello che, più semplicemente, gli utenti chiedono di sapere è cosa c’è da aspettarsi e anche su questo Giuliacci ci delucida brillantemente, dicendoci che l’anticiclone sarà il protagonista indiscusso dell’autunno 2023, portando l lunghi periodi di stabilità e temperature oltre le medie. Risultato? I mesi che verranno saranno la coda estiva, con temperature marine e zone in cui si registreranno in autunno anche i 25 gradi.

Come se tutte queste anomalie non bastassero, Giuliacci ha tuonato che se dovesse arrivare il fresco,  potrebbero formarsi nubifragi e alluvioni, legati ai sistemi depressionari alimentati dall’energia in gioco.  Potrebbero venirsi a creare i  classici cicloni mediterranei oppure dei Medicane, portando maltempo  e venti oltre i 120 chilometri orari.