L’Europa ha paura, record di casi in Francia. A Parigi troppi ricoverati: gli ospedali in crisi

L’Europa fa paura. L’Europa ha paura. E si chiude a riccio.

I numeri crescono un po’ dappertutto e dovunque si corre ai ripari.

Tra i Paesi da qualche settimana più colpita dal Covid c’è la Francia, che ieri ha toccato i 18.746 nuovi contagi, record europeo per un soloPaese in un giorno (Russia esclusa) e 80 morti. A Parigi e nell’Île-de-France è allerta massima negli ospedali: il 40 per cento dei letti di terapia intensiva è già occupato da pazienti ammalati di Covid-19, come fa notare il direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale, Aurélien Rousseau, secondo cui questo tasso salirà al 50 per cento «entro le due prossime settimane». E secondo quanto riferisce lo stesso Rousseau alcune strutture sanitarie hanno preso a rinviare gli interventi chirurgici già programmati. In Francia oltre 7.500 persone sono ricoverate in ospedale per Covid, il dato più alto da tre mesi a questa parte. Il dato è più alto di oltre il 65 per cento rispetto al 29 agosto, quando si toccò il punto più basso con 4.530 ospedalizzati. Da lunedì a Parigi e in alcune zone del suo hinterland sono in vigore severe restrizioni come la chiusura dei bar e protocolli di sicurezza molto rigidi per i ristoranti.

Peggio di Parigi tra le capitali europee stanno Madrid e Bruxelles. E proprio la capitale del Belgio (e d’Europa), dove una persona su sette sarebbe positiva, vara nuove misure anticontagio, che sono entrate in vigore stamattina. Sono previsti la chiusura dei bar e caffè (restano aperti i ristoranti che servono solo ai tavoli), dei saloni per feste e il divieto di presenza del pubblico nei luoghi chiusi per le squadre sportive amatoriali. Vietato anche consumare alcol negli spazi pubblici. In Belgio ieri sono stati contati 2.088 contagi e 14 morti.

Preoccupa anche la Gran Bretagna, dove per il secondo giorno consecutivo i contagi hanno superato quota 14mila: ieri 14.162 (con 70 morti). La premier scozzese Nicola Sturgeon ha annunciato il divieto temporaneo di consumare alcolici al coperto e la chiusura anticipata di pub e ristoranti in Scozia. In alcune zone, la chiusura dei locali dovrà essere totale. I pub e i ristoranti non potranno servire alcolici al chiuso per 16 giorni.

Anche la virtuosa Germania è alle prese con un’escalation dei contagi. Le nuove infezioni sono 2.828 secondo il Robert Koch Institute (RKI), con 16 nuovi decessi, per un totale di 9.562 morti dall’inizio della pandemia. Un dato basso rispetto ad altri Paesi ma che spinge i rigorosi teutonici a misure drastiche. Il Senato di Berlino ha deciso la chiusura di tutti i ristoranti e bar dalle ore 23 alle 6. Sono previste eccezioni solo per benzinai con bar, ai quali tuttavia sarà vietato vendere alcolici durante la notte. Tra le altre misure restrittive previste, il divieto di incontro con più di cinque persone dalle 23 alle 6 del mattino.