Legittima difesa al fotofinish: ecco tutto quello che cambia
Siamo al fotofinish. Matteo Salvini assicura che la legge sulla legittima difesa arriverà a marzo.
Quindi ci siamo. Oggi la Camera ha votato gli articoli della riforma tanto voluta dalla Lega e dal centrodestra. Ne mancano ancora tre all’appello, ma il via libera definitivo arriverà domani. Una volta ottenuto l’ok di Montecitorio, il testo dovrà tornare al Senato per una nuova votazione (nel testo arrivato alla camera c’era un errore sulle coperture, subito sanato da un emendamento della maggioranza).
Ecco, intanto, quali sono gli articoli votati oggi.
Articolo 1: la difesa è sempre legittima
L’articolo dispone che “la difesa è sempre legittima”. La norma va a modificare l’articolo 52 del codice penale e prevede che “sussiste sempre il rapporto di proporzione” tra offesa e difesa. Inoltre chi subisce una aggressione potrà difendersi anche di fronte alla semplice “minaccia dell’uso di armi”. “Nei casi previsti dall’articolo 614primo e secondo comma, – si legge nel testo – sussiste sempre il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere: a) la propria o la altrui incolumità; b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione”. E ancora: “Le disposizioni di cui al secondo e al terzo comma si applicano anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale”. Infine: “Nei casi di cui al secondo e al terzo comma agisce sempre in stato di legittima difesa colui che compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere, con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”.
Articolo 2: modifica all’eccesso colposo di legittima difesa
Tra òe cause di non punibilità viene inserito anche il caso di chi si difende in “stato di grave turbamento”. “Quando, nel commettere alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 51, 52, 53 e 54 – si legge – si eccedono colposamente i limiti stabiliti dalla legge o dall’ordine dell’autorità ovvero imposti dalla necessità, si applicano le disposizioni concernenti i delitti colposi, se il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo”. E ancora: “Nei casi di cui ai commi secondo, terzo e quarto dell’articolo 52, la punibilità è esclusa se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito nelle condizioni di cui all’articolo 61, primo comma, numero 5), ovvero in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”.
Articolo 3: pena e risarcimento
Questo articolo punta modifica l’articolo 165 del codice penale che riguarda la sospensione condizionale della pena. Con la riforma è previsto che, in caso di condanna, la sospensione condizionale della pena è subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.
Articolo 4: violazione di domicilio
La riforma aumenta le pene per chi viola il domicilio. L’articolo va a modificare il codice penale all’articolo 614 del codice penale. Nel nuovo testo si legge che: “Chiunque s’introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clandestinamente o con inganno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”. Con la modifica approvata vengono così aumentate le pene: “da uno a quattro anni” e “da due a sei anni”.
Articolo 5: furto in abitazione
Salgono le pene anche per il furto in abitazione. Ecco cosa cambia: le parole “da tre a sei anni” sono sostituite “da quattro a sette anni”; le parole “da quattro a dieci anni e della multa da euro 927 a euro 2.000” sono invece trasformate in “da cinque a dieci anni e della multa da euro 1.000 a euro 2.500”.
Articolo 6: aumento pene per rapina
Vita più dura anche per i rapinatori. Con il voto della Camera alla riforma della legittima difesa vengono inasprite anche le pene per il reato dell’articolo 628 del codice penale, ovvero la rapina.
Nella maggioranza gialloverde si è creata sì una fronda grillina. Alcuni deputati non si sono presentati al voto e nello scrutinio segreto non sono mancati i franchi tiratori. Ma tutto sommato la maggioranza per ora regge. Anche perché sulla legittima difesa hanno annunciato il loro voto positivo sia Forza Italia che Fratelli d’Italia. Il via libera definitivo alla norma non sembra essere messo in discussione. Forza Italia voterà sì alla legge sulla legittima difesa, anche se “avremmo voluto un testo più forte”, ha spiegato oggi Mariastella Gelmini. Mentre Tajani ha ricordato che si tratta del primo provvedimento “che dà l’idea di essere di centrodestra, ma solo perchè dall’inizio della legislatura Forza Italia ha fatto carte false perchè si discutesse questo tema”.