Le lacrime della moglie di Cerciello: «Voglio l’ergastolo per l’assassino del mio Mario» (video)

In una intervista al Mattino, Rosa Maria Esilio, 33 anni, da 43 giorni moglie del carabiniere ucciso, Mario Cerciello Rega, racconta la sua storia d’amore con il marito, stroncata da due americani che per cento euro di droga hanno messo fine al loro sogno. «Era la mia gioia, me lo hanno ammazzatto», ha detto ieri nellamessa celebrata in ricordo del suo Mario (in basso, il video della sua uscita dalla chiesa).

Al quotidiano napoletano, Rosa Maria ha invece raccontato i dettagli della sua storia d’amore, i progetti, la voglia di avere dei figli, il suo arrivo a Roma per raggiungere il marito, la ricerca di una casa più grande. «Ci siamo conosciuti solo nel 2010 anche se siamo dello stesso paese. Mi ha corteggiata spudoratamente. Recuperò il telefono da amici in comune e mi chiamò senza presentarsi. Mi disse: “Io ti devo sposare”. Ci siamo innamorati subito ed è stato un crescendo, come se lo conoscessi da una vita, eravamo le due metà della mela. Scendeva tutti i fine settimana mentre io terminavo l’università», racconta la donna al Mattino, soffermandosi sugli aspetti più romantici della loro relazione. «Non mi faceva mancare nulla. Ero l’amore della sua vita, anche se ha sposato l’Arma prima di tutto, nel suo lavoro era meraviglioso, una perla. La cosa bella era organizzare pranzi per la caserma a casa, ero un po’ la mamma di tutti. Ogni volta che usciva, facevamo Romeo e Giulietta: voleva che mi affacciassi alla finestra per salutarlo, una volta mi scordai mi mandò la foto della finestra chiusa. E questo è successo anche l’ultima sera, è ritornato, perché si era dimenticato il cellulare».
Anche la sera che ha preceduto il suo turno notturno c’era stato un romantico scambio di saluti, racconta la donna: «Gli ho chiesto: amore ma mi ami? E lui: certo tu sei la mia vita, perciò ti ho sposato. Le altre volte mi rispondeva di no ridendo e io lo offendevo, l’altra sera no… Gli dicevo “ti prego devi tornare sempre a casa”, mio padre è un ex commissario di polizia, conosco i pericoli che corrono. Me lo aveva promesso che tornava, sempre». L’ultima domanda è sulle pene per gli assassini di suo marito: «L’ergastolo, hanno ucciso mio marito, voleva diventare padre, non ha avuto il tempo di fare niente. Ora voglio pensare alla sua famiglia, alla sua sorellina, hanno bisogno di me. Ma questi ragazzi, le forze dell’ordine vanno tutelati, rischiano la vita, servono leggi adeguate. Me lo hanno ucciso, lunedì faremo i funerali dove ci siamo sposati poco più di 40 giorni fa. Questo è il prezzo della felicità. La vità è ingiusta. Non so che mi aspetta, so solo che vorrei tornasse a casa, me lo aveva promesso».

Il video della donna ripresa all’uscita dalla messa celebrata in memoria di Mario Cerciello Rega