La rabbia e le lacrime di Vincenzo Luciano, il pescatore di Crotone: “Chiudo gli occhi e rivedo quel bambino. Mi sembrava vivo”
È stato Vincenzo Luciano, un pescatore di 51 anni, il primo ad arrivare sulla spiaggia di Steccato di Cutro, dopo il naufragio. Non dorme e non mangia da tre giorni, non riesce a smettere di pensare a tutte quelle vite spezzate e si sente in colpa, per non essere riuscito a salvarne nemmeno una.
Vincenzo Luciano ha raccontato di aver saputo del naufragio dopo la chiamata di un amico. Si è subito recato alla spiaggia e ha cercato di fare il possibile per tirare fuori i corpi di quelle persone.
Luciano ha poi raccontato di aver sentito le urla delle mamme, che chiedevano disperatamente se erano i loro figli.
Gridavano e ci tiravano, io non ero pronto a questa cosa. Più si faceva giorno e più vedevamo persone senza vita.
Scene strazianti, una tragedia che quest’uomo di 51 anni non dimenticherà mai e che ha per sempre segnato la sua vita. È stato costretto a vedere i corpi senza vita di uomini e donne e perfino bambini, è stato costretto ad ascoltare le grida disperate delle mamme, che cercavano i loro bambini. Alcuni di loro si sono salvati ma altri invece sono stati presi dal mare.
Sono 67 le bare allineate al Palamilone di Crotone e alcune di quelle persone, non hanno ancora nemmeno un nome.