LA DATA DELLA FINE DEL MONDO SVELATA NELL’ULTIMA CENA DI LEONARDO DA VINCI? ECCO QUAL È
Dopo la Gioconda, è indubbiamente l’Ultima Cena una delle opere più famose del grande genio italiano Leonardo Da Vinci. Ma c’è dell’altro di davvero interessante che abbiamo deciso di condividere con voi in quanto, secondo una ricercatrice vaticana, il genio fiorentino sembrerebbe aver predetto la fine del mondo. Grazie alla sua intelligenza, proprio come Pollicino nelle fiabe seminava per strada delle briciole di pane in modo da poter ritrovare la strada del ritorno, anche Leonardo ha disseminato indizi su questa data nei suoi dipinti.
Nel 2010 la ricercatrice vaticana Sabrina Sforza Galitzi ha dichiarato: “Esiste un codice da Vinci – semplicemente non è quello reso popolare da Dan Brown”. Secondo quest’ultima, che ha studiato i manufatti dell’artista presso l’Università della California, l’uomo predisse che la fine dei giorni sarebbe iniziata il 21 marzo 4006 e nascose il messaggio “per non essere attaccato”.
Non ci è dato sapere, ad oggi, come mai sia emersa proprio questa data ma a parlarne sono stati diversi articoli che si sono occupati del mistero attorno alla data. Secondo coloro che li hanno scritti, Galitzia potrebbe aver risolto un puzzle “matematico e astrologico”, dopo aver studiato un arazzo dell’Ultima Cena, basato sugli schizzi di da Vinci, forse affetto da ADHD, un disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder, ADHD) è caratterizzato da una durata scarsa o breve dell’attenzione e/o da vivacità e impulsività eccessive.
In età adulta, esso si manifesta con difficoltà di concentrazione, difficoltà a portare a termine i compiti (scarse capacità esecutive, agitazione, sbalzi di umore, impazienza, difficoltà a intrattenere relazioni interpersonali. Lo studio della ricercatrice è basato su prove che risultano un tantino intricate ma è vero che verso la fine della sua vita Leonardo iniziò ad essere “affascinato” dall’apocalisse e questo lo sappiamo dalle sue Visioni della fine del mondo, una serie di scene cataclismiche, tra cui fiamme e diluvi.
Sul sito web del Royal Collection Trust si legge: “Questa ossessione per la morte e la distruzione può essere vista come l’espressione profondamente personale di un artista prossimo alla fine, che aveva visto alcune delle sue più grandi creazioni incompiute o distrutte davanti ai suoi occhi” .