Italia, l’allarme di Matteo Bassetti: “Fate molta attenzione”

Matteo Bassetti è un infettivologo italiano di spicco, noto per il suo ruolo durante la pandemia di COVID-19. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Genova nel 1995, ottenendo la specializzazione in malattie Infettive nel 1999. Ha proseguito la sua formazione con un post-dottorato presso la Yale University negli Stati Uniti.

Dal 2011 al 2019, Bassetti ha diretto la Clinica di patologie Infettive dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine e ha ricoperto il ruolo di professore associato all’Università di Udine. Nel 2019 è tornato a Genova come Direttore della Clinica di malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e Professore Ordinario all’Università di Genova.

Durante la pandemia di COVID-19, Bassetti è diventato una figura mediatica prominente, partecipando a numerosi programmi televisivi e talk show per fornire informazioni e aggiornamenti sulla situazione sanitaria. Ha sostenuto pubblicamente l’importanza delle vaccinazioni e del green pass, anche per i più giovani, evidenziando i benefici delle misure preventive.

La sua esposizione mediatica e le sue posizioni hanno attirato sia consensi che critiche. Bassetti ha ricevuto minacce e insulti da parte di oppositori delle sue opinioni, portandolo a sporgere denunce per diffamazione.

In queste ore il noto infettivologo è intervenuto nuovamente per mettere in guardia contro un episodio gravissimo. Bassetti ha voluto lanciare nuovamente l’allarme, allertando la popolazione rispetto ad un problema sottovalutato. “Fate molta attenzione”.

Gravissimo episodio all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove Zoe Anne Guaitivic, 39 anni e incinta al sesto mese, è deceduta improvvisamente in sala operatoria. Secondo i primi accertamenti, il decesso sarebbe avvenuto per uno shock settico iperacuto, probabilmente scatenato da un’infezione batterica.

L’avvocato della famiglia ha indicato come possibile causa la contaminazione da Escherichia coli, forse riconducibile al consumo di formaggio prodotto con latte crudo. La vicenda ha sollevato immediate reazioni dal mondo scientifico. Dopo la triste fine di Zoe Anne Guaitivic, l’infettivologo Massimo Bassetti è intervenuto con un appello pubblico contro il consumo di latte crudo.

In un video pubblicato sui social, ha sottolineato l’importanza della pastorizzazione, un trattamento fondamentale per eliminare agenti patogeni presenti nel latte appena munto. “Se il latte si pastorizza ci sarà una ragione – ha spiegato Bassetti –. Smettiamola di dire che quello crudo è più puro: non è vero. Anzi, è potenzialmente pericoloso.”

L’infettivologo ha messo in guardia soprattutto le famiglie con bambini, consigliando di far consumare solo latte pastorizzato, specialmente ai più piccoli sotto i 5 anni, ma anche fino ai 10, e alle persone fragili. Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza alimentare e sulla necessità di contrastare disinformazione e mode pericolose.

Bassetti, in linea con altri esperti come il virologo Burioni, invita a un approccio scientifico e responsabile all’alimentazione: “Il latte crudo può sembrare naturale, ma può contenere batteri letali. La salute viene prima di tutto.”  Burioni ha poi messo in guardia anche sul consumo di formaggi freschi non pastorizzati, raccomandando la massima attenzione da parte dei consumatori e un controllo scrupoloso della filiera alimentare. I rischi aumentano in particolare per le persone con un sistema immunitario indebolito, per cui anche piccole quantità di batteri possono risultare fatali.