Irregolare con reati alle spalle: chi è il terrorista che ha aggredito il militare

Ieri mattina, intorno alle 11, il caporale scelto Matteo Toia, in servizio per l’operazione Strade sicure è stato aggredito in piazza Duca D’Aosta a Milano da un immigrato.

La piazza della Stazione Centrale si è trovata di fronte all’ennesima scena agghiacciante. L’autore della folle violenza, lo yemenita Mahamad Fathe di 23 anni, ha colpito alla gola il militare con delle forbici. L’aggressione è avvenuta alle spalle e per il militare è stato impossibile difendersi.

Subito dopo l’attacco, l’immigrato è stato bloccato grazie all’intervento del terzo battaglione Lombardia e a quello di un 52enne senegalese, residente a Milano, che passava per la piazza. Dopo il placcaggio, il folle ha urlato più volte “Allah Akbar! Allah Akbar!”, l’urlo dei terroristi. E proprio in serata, dopo l’interrogatorio col pm Alberto Nobili, responsabile del pool dell’antiterrorismo della Procura di Milano, l’immigrato è stato arrestato per attentato con finalità terroristiche, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Si è trattato di terrorismo, dunque. E durante l’interrogatorio, il folle si è “giustificato” di dicendo che con l’aggressione al militare avrebbe voluto “raggiungere il paradiso di Allah”.

Dopo il fermo dell’immigrato, sui social ha iniziato a circolare il video choc dell’aggressione. Il filmato viene pubblicato da un gruppo Facebook pubblico russo e fa rabbrividire. A girare l’agghiacciante video potrebbero essere stati alcuni turisti russi. Nei minuti registrati viene ripresa la folle aggressione ai danni del militare Toia. Un’aggressione avvenuta in pieno giorno e in pieno centro. Un’aggressione (l’ennesima) ai danni delle forze armate.

Chi è il terrorista
Lo yemenita era irregolare sul territorio italiano in quanto in possesso di un permesso di soggiorno ormai scaduto. Inoltre – da quanto raccolto da ilgiornale.it – era anche già stato denunciato dai carabinieri della radio mobile per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Proprio ieri, infatti, prima dell’aggressione, l’immigrato si era rifiutato di scendere dalla tettoia antistante il centro per migranti di via Sammartini e così era arrivata la denuncia. Poi è scattata la folle aggressione e ora si trova dietro le sbarre.