Insulti e ironia sulla morte di Buonanno. La sorella: “avevamo un gran legame, le offese non mi fanno effetto”

”Io con mio fratello avevo un gran legame, la sua morte è stato un colpo molto duro per tutta la famiglia. Ora, a tre anni di distanza, ho metabolizzato il dolore, per cui le uscite di questi personaggi non mi fanno né caldo né freddo. E’ anche questo un modo di ricordarlo, se c’è ancora gente che si preoccupa di lui credo che questo significhi che ha lasciato un segno molto importante”.

Emanuela Buonanno, vicesindaco di Borgosesia e sorella del parlamentare leghista Gianluca Buonanno, morto tre anni fa, risponde così ai post offensivi che sono stati pubblicati in questi giorni su di lui e in particolare a quello della sardina Giulia Bodo.

“Alla Bodo – dice all’Adnkronos Emanuela Buonanno – piace fare queste uscite e le piace punzecchiare. Io ho vissuto in Medio Oriente e in Africa per 20 anni e sono tornata dopo la morte di mio fratello per portare avanti il lavoro che lui ha fatto in Valsesia”.

Indignato anche Matteo Salvini. “Continuano le vergognose offese delle ‘sardine’ al povero Gianluca Buonanno. Questa gente è malata”, ha scritto oggi su twitter il leader della Lega.

Roberto Calderoli, spiega il quot6idiano “Next”, ha dichiarato che denuncerà l’autrice del post su Facebook.

Anche la pagina “6000 Sardine Milano e Lombardia” si dissocia, sostenendo che la Bodo “ha partecipato alla manifestazione di Vercelli, ma non ha avuto nessun ruolo nell’organizzazione della piazza o nel nostro movimento e con le sue parole dimostra di non condividere il nostro pensiero”.