Arrivano nuove scadenze per gli italiani. La prossima, e imminente anche o quasi, è il prossimo 18 marzo. Questa scadenza, è bene precisare, non riguarda i lavoratori o la gente comune bensì le imprese, ovvero i sostituti d’imposta.
In pratica chi è un’azienda è tenuto a comunicare entro il 18 marzo prossimo all’Agenzia delle Entrate la Certificazione Unica 2024. Il comunicato sul sito ufficiale un-industria.it recita che “l’adempimento interessa datori di lavoro e più in generale i sostituti d’imposta, che entro la stessa data dovranno provvedere alla consegna della CU 2024, l’ex CUD, ai percipienti. Lavoratori e pensionati dovranno quindi entrare nella disponibilità dell’attestazione utile alla presentazione della dichiarazione dei redditi entro la metà del mese di marzo”.
Insomma entro la metà del prossimo mese i datori di lavori dovranno consegnare la Certificazione Unica ai contribuenti che quindi dovranno presentarla per la Dichiarazione dei Redditi entro i tempi previsti.
“In merito alle scadenze della Certificazione Unica 2024 è bene ricordare che, esclusivamente ai fini dell’invio telematico, per i redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata i sostituti d’imposta possono adempiere entro il 31 ottobre, scadenza del modello 770” – così si precisa inoltre nel comunicato.
Anche per quanto riguarda le CU dei lavoratori autonomi la scadenza è il 18 marzo. Si ricorda inoltre che sono le attive le modalità tematiche per la richiesta della CU. “L’accesso alla CU 2024 sarà inoltre possibile mediante l’app INPS e resta possibile richiedere l’invio cartaceo contattando il Contact center. Allegando il proprio documento di identità sarà inoltre possibile ottenere la Certificazione Unica tramite PEC, scrivendo all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it, o a mezzo email scrivendo a richiestacertificazioneunica@inps.it.” – così ricorda il comunicato.
Insomma una data da fissare quella del 18 marzo per tutti i datori di lavoro che dovranno consegnare la CU sia ai lavoratori dipendenti che agli autonomi.