Il virus inglese si è già mosso Ecco quanto rischia ora l’Italia

 

Una speranza, il vaccino contro il coronavirus, e una possibile minaccia, una variante molto più contagiosa della Sars-CoV-2 che, dal Regno Unito, sarebbe pronta a marciare sul resto d’Europa: sono queste le luci e le ombre che si riflettono sull’imminente futuro dell’umanità, alle prese con un’emergenza sanitaria apparentemente senza fine. Proprio adesso che il peggio sembrava passato, che le aziende farmaceutiche stavano scaldando i motori nell’attesa di far piovere vaccini sulle teste dei cittadini spaventati e che il virus dava l’impressione di avere i mesi contati, insomma, proprio adesso ecco la beffa che potrebbe rovinare tutti i piani.

La beffa rischia di essere la variante del Sars-CoV-2 individuata a Londra e dintorni. Una variante, dicono gli esperti inglesi, molto più contagiosa della versione normale, con una trasmissibilità stimata fino al 70% maggiore rispetto alla forma “tradizionale” del virus. Premesso che di questa variante conosciamo ben poco, se non che sarebbe molto più contagiosa della versione normale, sono sorti almeno due timori. Il primo: che la nuova minaccia possa presto espandersi negli altri Paesi europei, facendo schizzare alle stelle le curve epidemiologiche e mandando in tilt le strutture ospedaliere. Il secondo: che la variante del Sars-CoV-2 possa in qualche modo rendere inefficace il vaccino.

In merito a quest’ultima supposizione, il premier britannico Boris Johnson ha spiegato che “non ci sono prove sul fatto che la variante del Covid-19, individuata precisamente a Londra e nel sud dell’Inghilterra, renda meno efficace il vaccino”. Seguono le dichiarazioni del ministro della Salute, Matt Hancock secondo il quale, al momento, non c’è “niente che suggerisca” che questa variante possa indurre sintomi più severi, o che non risponderà ai vaccini prossimi ad essere somministrati al pubblico. In ogni caso, Londra ha comunicato la scoperta all’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), e sono in corso test per misurare la maggiore virulenza del nuovo ceppo.

L’Olanda si blinda

Dicevamo del timore di una possibile diffusione della nuova variante del Covid-19 nel resto d’Europa. È proprio per questo motivo che l’Olanda ha deciso di vietare tutti i voli dal Regno Unito. “Il 20 dicembre, alle ore 06:00 locali, entrerà in vigore il divieto sui voli che trasportano passeggeri dal Regno Unito. Questo divieto rimarrà in vigore fino al primo gennaio 2021 al più tardi”, si legge in una nota diffusa dal governo olandese.

L’allarme rosso è scattato dopo che le autorità locali hanno intercettato sul territorio dei Paesi Bassi almeno un caso della medesima variante del virus, più contagiosa, che ha spinto l’Uk ad attuare un nuovo lockdown. L’obiettivo dell’Olanda è uno: stoppare sul nascere l’introduzione del “nuovo” Covid-19. “Qualsiasi introduzione di questa variante dal Regno Unito deve essere arginata il più possibile, limitando e controllando il movimento di passeggeri in arrivo dal Regno Unito”, ha tagliato corto il ministero della Salute olandese. Al vaglio l’ipotesi di varare misure addizionali per altri mezzi di trasporto, dopo l’interruzione dei voli. Oltre all’Olanda, anche il Belgio ha preso la stessa decisione. La Francia sta invece valutando la possibilità di sospendere i collegamenti aerei e ferroviari con la Gran Bretagna

Cosa rischia l’Italia

Per capire come potrebbe evolversi la situazione (il condizionale è d’obbligo, vista l’incertezza), è utile ascoltare le parole usate da Boris Johnson nella sua ultima conferenza stampa. “Siamo molto rammaricati e amareggiati, ma quando cambiano i fatti devi cambiare approccio”, ha affermato Johnson, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano il motivo dell’improvviso cambio di rotta dopo che solo tre giorni prima aveva detto che sarebbe stato “disumano cancellare il Natale”. “Non è possibile ignorare la velocità di trasmissione della nuova variante”, ha avvertito ancora Johnson, aggiungendo che “quando il virus cambia il suo metodo di attacco, dobbiamo cambiare il nostro metodo di difesa”.

Il Guardian ha scritto che le nuove restrizioni annunciate ieri dal governo “sembrano aver provocato un allarmante esodo di persone da Londra che speravano di evitarlo recandosi in altre parti del Paese, meno colpite da Covid”. Inoltre, da metà settembre – cioè quando è stata scoperta la variante del Covid-19 – a oggi, diverse persone hanno lasciato il Regno Unito per motivi di lavoro o per rientrare nei rispettivi Paesi.

Secondo quanto riportato dal Corsera, oggi avrebbero dovuto sbarcare in Italia diversi voli provenienti dall’Uk: 14 voli in Lombardia, oltre agli 8 del Lazio, i 4 del Veneto e altri in diverse regioni. Preso atto della situazione, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha deciso di sospendere i collegamenti aerei con la Gran Bretagna. “Il Regno Unito – ha scritto il ministro su Facebook – ha lanciato l’allarme su una nuova forma di Covid che sarebbe il risultato di una mutazione del virus. Come governo abbiamo il dovere di proteggere gli italiani, per questa ragione, dopo aver avvisato il Governo inglese, con il ministero della Salute stiamo per firmare il provvedimento per sospendere i voli con la Gran Bretagna. La nostra priorità è tutelare l’Italia e i nostri connazionali”.

Ricordiamo che dallo scorso 10 dicembre non ci sono più controlli con tamponi rapidi negli aeroporti italiani per i viaggiatori provenienti da Olanda e Gran Bretagna. Non è da escludere – e il caso olandese è lì a dimostrarlo – che qualcuno possa inavvertitamente aver trasportato la variante in altri Stati (Italia compresa, dove al momento, tuttavia, non sono stati riscontrati casi di questa variante). Il quadro è ancora opaco e la stessa Oms è al lavoro per analizzare quanto sta accadendo.

La nuova variante

Ma che cosa sappiamo della nuova variante del Covid-19 scoperta a Londra? Per ora, soltanto che è più contagiosa della precedente e che contiene 23 differenze di codice rispetto alla sequenza standard. Non è stato provato che sia più letale né che possa resistere al vaccino. Nella settimana terminata il 9 dicembre, la variante è stata riscontrata nel 62% dei casi a Londra, nel 59% nell’Inghilterra orientale e nel 43% nel Sud-Est.

“Non c’è nulla di sorprendente nell’aver trovato una variante del virus Sars-CoV-2 e non ci sono evidenze che dimostrino che sia più cattiva e pericolosa”, ha spiegato all’Agi Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche. Christ Whitty, capo dell’autorità sanitaria dell’Inghilterra, crede che “questa situazione possa peggiorare le cose, ma ci sono altri aspetti che inducono all’ottimismo, come il vaccino in arrivo, sempre che il vaccino funzioni contro questa variante, che per il momento è solo una supposizione“.