Il premier Conte ci sta svendendo ai comunisti: il porto di Taranto nelle mani dei cinesi, oggi l’annuncio

La Cina è sempre più vicina. Oggi il premier Giuseppe Conte sarà a Taranto e, secondo i rumors, annuncerà il via libera definitiva alla concessione dell’area portuale ex Belelli, una delle più grandi di Taranto, ai cinesi di Ferretti Group, storico marchio italiano ora nelle mani del gigante pubblico cinese, Weichai.

E così, scrive oggi il Messaggero, l’Ilva e il suo futuro saranno solo una piccola parte nella visita pugliese di Conte e dei suoi ministri. Ora sta per chiudersi poi l’operazione per l’affidamento dell’area dell’ex yard Belelli, una delle più grandi del porto (220 mila metri quadrati), al Ferretti group, oggi controllato per l’85 per cento dai cinesi del Weichai Group.

Dovranno costruire scafi e realizzare un centro di ricerca. I cinesi vogliono Taranto perché è cruciale – come Genova e Trieste, dove però le operazioni a oggi sono più complesse – nella via della Seta, il mastodontico programma di investimenti infrastrutturali che dovrebbe collegare Europa ed estremo Oriente. D’altronde, Taranto rappresenta storicamente, però, uno snodo fondamentale per i Paesi Nato, oltre a essere una dei porti principali della Marina militare italiana.

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