Il decreto sicurezza funziona, maxi multa e fermo auto con targa estera

“La pacchia è finita”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva presentato il decreto sicurezza che, tra le altre cose, ha inasprito le sanzioni per i furbetti che circolano in auto con la targa straniera per evadere multe e bollo e pagare meno di assicurazione.
Fino all’anno scorso, il massimo che si potesse fare contro i residenti dalla targa “estero-vestita” era un provvedimento amministrativo del giudice di pace. Poco per contrastare una piaga tra le più diffuse in Italia. Ma dal 2019 questa pratica viene punita con più vigore. Merito delle nuove norme del decreto: per i furbetti, maxi multa e fermo amministrativo.
Proprio quanto successo il 4 gennaio a Milano. Come scrive il Corriere della Sera, la polizia locale ha intercettato nella zona nord della città una vettura con targa della Romania. Il proprietario si è visto recapitare un verbale da 712 euro – ma che in casi estremi può raggiungere un massimo di 2.848 euro – con tanto di fermo amministrativo del mezzo e 180 giorni di tempo per mettersi in regola. Due le alternative: riportare l’auto in Romania oppure regolarizzare la propria posizione reimmatricolando l’auto in Italia. Altrimenti, scatta la confisca. È il risultato della lotta a un fenomeno dannoso per le casse dello Stato e noto come “estero-vestizione”. Da quest’anno la polizia locale ha a disposizione una nuova arma, anzi due: gli articoli 93 e 132 del Codice della Strada, che ora prevedono il divieto per chi ha stabilito la residenza in Italia di circolare con una vettura immatricolata in un altro Paese.
Come riporta il Corriere, solo nel 2017 il Comune di Milano ha spedito oltre confine qualcosa come 110 mila multe. Le infrazioni? Si va dal divieto di sosta all’ingresso non autorizzato nelle Ztl, passando per eccesso di velocità e semafori rossi bruciati.