Guerra Russia-Ucraina, Putin può davvero ricorrere all’arma atomica? La spiegazione

La guerra in Ucraina sta spaventando non solo il popolo ucraino, ma tutto il mondo. Ormai tutti temono cosa possa fare il presidente della Russia, Vladimir Putin, che sta usando una violenza inaudita per cercare di riuscire nei suoi intenti. Ma una delle preoccupazioni maggiori è rappresentata dal conflitto nucleare e dalla possibilità che sia utilizzata anche la temibile e distruttiva bomba atomica. E ora il ‘Corriere.it’ ha fatto chiarezza, grazie ad un articolo del giornalista Paolo Valentino.

La domanda che tutti si stanno ponendo e che si è posta anche il ‘Corriere.it’ è la seguente: “Può Vladimir Putin, dopo aver messo in stato di allerta la forza di dissuasione russa, che comprende anche le forze nucleari, premere il fantomatico bottone e sganciare le bombe?”. E Valentino ha deciso di dare risposte importanti e chiarificatrici, che si spera possano togliere ogni dubbio nella popolazione mondiale. Andiamo a vedere insieme quali siano le considerazioni del giornalista.

In primis Paolo Valentino ha dunque detto sul ‘Corriere’: “Quella di Vladimir Putin è una misura che per sé significa poco in termini pratici, ma che lancia un segnale allarmante sul livello di tensione globale raggiunto, in conseguenza della crisi ucraina. Il presidente russo ha motivato la sua decisione con le dichiarazioni e l’atteggiamento aggressivo di diversi leader di Paesi membri della Nato. Il leader del Cremlino ha fatto anche riferimento alle sanzioni illegittime e alle forniture d’armi all’Ucraina”.

Poi il giornalista ha voluto aggiungere sempre sulle mosse di Vladimir Putin e sulle armi nucleari: “Si tratta sicuramente dell’ennesimo cambio di passo di Putin nella guerra di pressione psicologica e di propaganda contro gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali. Ma è tuttavia indicativo dell’atteggiamento mentale del leader del Cremlino, deciso ad accreditare il suo profilo guerresco e antagonista verso l’Occidente”. E poi è sceso nei dettagli, facendo intendere che comunque il rischio che la bomba atomica sia lanciata non è così reale.

E infine il giornalista Paolo Valentino, sul ‘Corriere.it’, ha concluso così il suo discorso: “Interessante vedere come si comporta nei fatti il processo di attivazione delle difese atomiche. La catena di comando del sistema nucleare russo è modellata su quella sovietica e si basa su una concatenazione a tre chiavi (che sono in realtà codici di lancio). Una è nelle mani del presidente, una in quelle del ministro della Difesa e la terza in quella del capo di Stato maggiore interforze. Se anche uno solo di quei codici viene annullato, la procedura si blocca”.