Guerra Russia-Ucraina, la borsa di Mosca crolla del 50%. Va alle stelle il prezzo del petrolio

Vladimir Putin ha lanciato un attacco su larga scala all’Ucraina, cominciando una invasione del Paese da più fronti. Alle ore 6:00 locali, le 4:00 in Italia, il Cremlino ha fatto sapere di aver intrapreso le operazioni militari in territorio ucraino per difendere le neo riconosciute repubbliche separatiste filorusse del Donbass e del Luhansk. Pochi minuti dopo l’annuncio i primi missili sono piombati su Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev.

Nelle città hanno cominciato a suonare le sirene, segno che il Paese era sotto attacco. Sarebbero almeno decine le vittime, tra morti e feriti, numeri che si potranno sapere con precisione nelle prossime ore. Tutto l’Occidente e gli alleati della Nato hanno condannato l’attacco di Vladimir Putin, avvenuto per gli occidentali senza nessun motivo. Intanto il Governo ucraino ha deciso di introdurre la legge marziale. A nulla quindi sono valsi i tentativi di mediazione internazionale. E ci sono già le prime pesanti conseguenze economiche.

Crolla la borsa di Mosca
Secondo quanto fanno sapere i media internazionali che si occupano di economia, l’attacco russo ha già provocato delle conseguenze proprio sulla Russia, nazione che ha cominciato l’attacco. La Borsa di Mosca ha aperto infatti con il segno meno, al 28,8%, cifra che poi con il passare dei minuti è arrivata a toccare il 50% in meno.

Profondo rosso, dunque. Ma le cose non vanno meglio in Europa, dove i principali mercati azionari hanno aperto anche con il segno meno davanti. Importante calo anche per Milano, che apre con un -1,8%. Francoforte cede invece il 3,37%. E non arrivano buone notizie neanche dal comparto carburanti e metalli.

Il costo del petrolio si è improvvisamente impennato, raggiungendo la cifra record con il Brent arrivato a oltre 100 dollari al barile. Il prezzo dell’alluminio ha raggiunto quota 3.382,50 dollari per tonnellata. Cifre record, e siamo soltanto all’inizio di quello che si prevede essere un conflitto su larga scala e che potrebbe coinvolgere le principali potenze militari del pianeta.