Guerra in Ucraina, UE: “Approvato quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia”

Guerra in Ucraina: l’Unione Europea ha approvato il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia e una dichiarazione all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sull’invasione russa del Paese.

Guerra in Ucraina, UE: “Approvato quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia”

Nel pomeriggio di lunedì 14 marzo, gli ambasciatori dell’UE hanno comunicato di aver approvato il quarto pacchetto di sanzioni contro Mosca. Sulla base di quanto riferito dalla presidenza francese dell’Unione Europea, gli ambasciatori hanno convalidato anche una dichiarazione all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) incentrata sull’aggressione russa contro l’Ucraina, sullo stop al passaggio dell’applicazione che consentirebbe alla Bielorussia di aderire al Wto e sulla sospensione dell’applicazione della clausola della nazione più favorita ne confronti della Russia.

La clausola prevede che gli Stati contraenti si impegnino a scambiarsi reciprocamente favori in materia di dazi e tasse doganali.

Onu, almeno 636 civili morti e 1.125 feriti in Ucraina

Secondo le stime diffuse dall’Onu, sono almeno 636 i civili che hanno perso la vita in Ucraina a seguito dell’invasione russa, cominciato il 24 febbraio 2022. Tra i civili ucraini deceduti segnalati dalle Nazioni Unite, sei sono ragazze, dieci sono ragazzi mentre trenta sono bambini dei quali, però, non è stato rivelato il sesso.

I feriti tra la popolazione, invece, sono circa 1.125. La maggior parte dei decessi è stata causata da attacchi missilistici e aerei e dall’uso dell’artiglieria pesante.

Anche in relazione alle stime aggiornate, l’Onu ha precisato che il numero reale di vittime e feriti potrebbe essere sottostimato a causa delle difficoltà riscontrate nel reperire informazioni dalle zone interessate dal conflitto.

Guterres (Onu): “Conflitto nucleare nel regno delle possibilità”

Intanto, diventa sempre più pressante la minaccia del ricorso al nucleare avanzata dalla Russia. Nel pomeriggio di lunedì 14 marzo, infatti, le forze russe hanno fatto saltare in aria delle munizioni in prossimità dell’Unità G1 della centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande centrale nucleare europea, sequestrata dagli invasori nei giorni scorsi. La notizia è stata riferita dal servizio stampa di Energoatom, società ucraina specializzata nella gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese.

In merito al pericolo di una guerra nucleare, è intervenuto il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha dichiarato: “La prospettiva di un conflitto nucleare, una volta impensabile, è tornata ora nel regno delle possibilità”.

Il segretario generale, inoltre, ha comunicato la decisione di donare altri 40 milioni di dollari da destinare agli aiuti all’Ucraina, assediata dall’esercito russo. Guterres ha poi lanciato un appello destinato a sollecitare “un’immediata cessazione delle ostilità e seri negoziati basati sui principi della Carta Onu e del diritto internazionale”.

Guerra in Ucraina, attivista denuncia il sequestro di due amministratori locali

In relazione a quanto riportato dall’agenzia AdnKronos, l’attivista Maria Zolkina ha denunciato il sequestro di altri sindaci e amministratori locali ucraini da parte dei russi. Oltre ai sindaci di Melitopol, Ivan Fedorov, e di Dniprorudne, Yevhen Matveyev, pare che le truppe russe abbiano rapito anche il presidente del Consiglio distrettuale di Melitopol, Sergiy Pryima, e la vicepresidente dell’oblast di Zaporizhzhya, Leila Ibrahimova.

A quanto si apprende, altri quattro amministratori locali sarebbero stati sequestrati nella regione di Kherson e Zaporizhzhya. Un attivista in sedia a rotelle della Repubblica popolare separatista di Lugansk, Olaksandr Kononov, invece, sarebbe stato assassinato nella sua abitazione situata nelle vicinanze di Severodonetsk, dopo essere stato detenuto dall’autorità separatiste.

Giornalista Uk ferito dai russi: il messaggio della consulente del presidente Zelensky

Nel tardo pomeriggio di lunedì 14 marzo, un giornalista britannico è stato ferito da alcune schegge. A seguito dell’incidente indotto dall’azione militare delle truppe di occupazione russe, ha riportato fratture a entrambe le gambe. Al momento, il giornalista è in terapia intensiva.

La notizia è stata annunciata con un post condiviso su Facebook dalla consulente legale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Iryna Venediktova. Nello specifico, la consulente ha scritto: “Frattura frammentaria dei due arti inferiori di un giornalista britannico. Attualmente il giornalista è in terapia intensiva sotto controllo medico. La tragedia è accaduta due ore fa. Intendo fare punto, in particolare, sui crimini di guerra che hanno colpito i cittadini dei nostri paesi partner. Capisco che la questione è delicata, ma conto che i leader del mondo civile si decidano il prima possibile per la No Fly Zone”.