Guerra in Ucraina, l’Esercito italiano firma un accordo per simulazioni di battaglia sul campo. I dettagli

L’Esercito italiano ha siglato un accordo con la società Cubic, che assumerà professionisti per creare e gestire simulazioni con nuovi scenari di guerra e nuovi equipaggiamenti

ESERCIBO ITALIANO-CUBIC, ACCORDO PER SIMULAZIONI DI GUERRA E ADDESTRAMENTO

L’ipotesi è remota, ma c’è. La guerra in Ucraina potrebbe provocare una escalation militare, portando il conflitto anche in altri territori. È per questo che numerosi Paesi stanno mettendo in allerta e rinforzando i propri eserciti: tra questi c’è anche l’Italia. Il Comando dell’Esercito di stanza nella capitale, come riporta Repubblica.it, ha firmato un accordo con la società americana Cubic, specializzata in simulazioni di guerra e addestramento, per consentire a quest’ultima di assorbire personale militare in congedo dall’esercito.

LE SIMULAZIONI AVVERRANNO A ROMA

La Cubic si prepara così ad assumere programmatori, tecnici e sistemisti con l’obiettivo di creare e gestire simulazioni con nuovi scenari di guerra e nuovi equipaggiamenti per la fanteria italiana. Queste simulazioni saranno condotte nei prossimi cinque anni a Roma, nei poligoni di Cesano, Monte Romano e altre località: si faranno sul campo e ogni soldato vestirà un giubbetto dotato di un sensore che permetterà di simulare in maniera virtuale, in modo protetto e senza rischi per l’ambiente, ogni situazione del campo di battaglia.

L’ITALIA IN PRIMA FILA PER IL FUTURO ESERCITO EUROPEO

L’accordo permetterà alle forze armate italiane di collocarsi il prima fila per partecipare al futuro esercito europeo. Si parte da subito: 12 volontari in congedo dall’esercito a Roma saranno assunti e dopo un piccolo periodo di formazione andranno a lavorare nella sede della caserma dei carristi di Civitavecchia come tecnici e sviluppatori per mettere a punto le simulazioni e i nuovi equipaggiamenti. Nei prossimi anni saranno assorbite altre 45 figure professionali dall’esercito.

“C’È LA POSSIBILITÀ CHE TORNEREMO ALLA GUERRA FREDDA”

Cubic è una società fondata negli Stati Uniti negli anni ’50, attiva in 60 paesi, con portafogli clienti da oltre 3 miliardi: presente in Italia da 6 anni ma finora silente, è specializzata in operazioni di ricognizione e di intelligenze. L’accordo rappresenta un investimento di circa 100 milioni per l’esercito e 5 per Cubic. “Purtroppo c’è la possibilità che torneremo alla guerra fredda a causa del conflitto in Ucraina e quindi ci dobbiamo addestrare per migliorare le nostre capacità di difesa nell’ambito dell’esercito europeo”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Cubic Italia Stefano Agostini.