“Guerra in Ucraina? C’è la mafia”. Ma il premio Pulitzer zittisce Saviano

Sul conflitto in corso fra Russia e Ucraina ha voluto dire la sua anche Roberto Saviano che, nel commentare la terribile situazione in atto, ha identificato fra le cause della guerra anche la mafia russa ed ucraina.

Ospite ieri sera da Fabio Fazio a Che Tempo che fa, lo scrittore campano ha portato l’attenzione sul ruolo ricoperto dalle due associazioni mafiose. “Tutta questa vicenda ha un grande assente, ossia la mafia russa che da sempre è gemella con le organizzazioni criminali ucraine”, ha affermato. “Questo è davvero l’oggetto che manca dal dibattito, perché la negoziazione avvenuta prima della rivolta di Maidan del gas tra Ucraina e Russia era fatta dalla più grande organizzazione mafiosa russa, governata da Semion Mogilevich, la Solncevskaja bratva, che significa brigata del sole”, ha aggiunto.

Secondo Saviano, si tratta di prove di cui siamo ormai in possesso. “Semion Mogilevich è il vero capo, ucraino, di una organizzazione russa”, ha proseguito lo scrittore, precisando che il gas che veniva venduto all’Ucraina era gas mediato dalla mafia russa. Sarebbe stata la rivolta di Maidan a far saltare il cosiddetto banco. “Crimea e Donbass sono territori completamente governati da organizzazioni criminali”, ha quindi conluso Saviano. “Non sto raccontando nulla che scopriamo ora, eppure nel dibattito non c’è. Le truppe in questo momento sono affiancate dalle organizzazioni criminali”.

Secondo lo scrittore, dunque, mafia russa e ucraina sono “gemelle”, dal momento che entrambe sostenevano il Presidente prima della rivolta di piazza Maidan. A quel tempo, quando il popolo ucraino insorse, saltarono gli accordi con la società che vendeva il gas all’Ucraina. “Nel dibattito che stiamo facendo non possiamo tenere fuori una forza non solo così eclatante, ma che aveva determinato l’equilibrio in Ucraina filo-russo fino a quando non c’è stata la rivolta della piazza europeista. E l’Europa, invece, continua a raccogliere i soldi degli oligarchi sulle proprie piattaforme finanziarie”, ha dichiarato lo scrittore.

Ospite in studio insieme a Saviano, anche la Premio Pulitzer Anne Applebaum, rimasta in silenzio durante il discorso dello scrittore. La giornalista statunitense naturalizzata polacca si è poi sfogata al termine della trasmissione sulle proprie pagine social, come rivelato da Tvblog.it. “Just been on Italian tv program on which someone speculated that this whole war is a battle between the Russian mafia and the Ukrainian mafia”, ha scritto l’autrice di Gulag, libro che nel 2004 le è valso il Pulitzer per la saggistica. “I guess we all see events through a national lens”.

La giornalista, in sostanza, ha riferito ai suoi followers di aver partecipato ad un programma tv in cui “qualcuno”, ossia Saviano, ha avanzato delle ipotesi riguardanti il coinvolgimento delle due mafie nel conflitto in Ucraina. Tradotto in italiano: “Sono appena stata in un programma televisivo italiano in cui qualcuno ha ipotizzato che tutta questa guerra sia una battaglia tra la mafia russa e la mafia ucraina”. Poi, la stoccata: “Intuisco che tutti noi vediamo gli eventi attraverso una lente nazionale”. Il commento della Applebaum sui social ha fra l’altro suscitato l’ilarità di alcuni utenti, facendo scoppiare il caso.