Garlasco, nuova ispezione nella villetta dei Poggi: l’avvocato di Sempio attacca, i genitori di Chiara protestano
La mattina del 9 giugno 2025 si apre con un nuovo capitolo nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. Le forze dell’ordine, in particolare i Carabinieri del Ris e del nucleo investigativo di Milano, hanno condotto una nuova ispezione nell’abitazione della famiglia Poggi, su mandato della Procura di Pavia. L’operazione, avvenuta all’alba, ha coinvolto strumenti tecnologici all’avanguardia come scanner laser, droni e rilievi fotografici dettagliati, con l’obiettivo di verificare nuovamente le tracce ematiche e ricostruire con precisione la dinamica del delitto.
Tensione tra le parti e critiche sulla comunicazione ufficiale
Il caso, che ha visto come unico condannato Alberto Stasi, continua a scuotere l’opinione pubblica e le famiglie coinvolte. La famiglia Poggi, rappresentata dagli avvocati Tizzoni e Compagna, ha espresso forte disappunto per come sono state gestite le comunicazioni ufficiali. In un comunicato, hanno denunciato che i genitori di Chiara sono stati informati dell’ispezione solo dopo la stampa, attraverso un comunicato reso pubblico, e non direttamente dalla Procura. “Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato”, si legge nella nota.
Il legale di Andrea Sempio, attualmente indagato per omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, ha commentato con amarezza l’operazione: “Siamo stati informati solo ieri tramite una pec, sono sempre più basito”. Lovati ha sottolineato come la comunicazione sia arrivata all’ultimo momento, sollevando dubbi sulla trasparenza delle modalità investigative.
Le nuove piste e le tecnologie al servizio della verità
L’attività investigativa, autorizzata dalla Procura di Pavia guidata da Fabio Napoleone, mira a verificare le traiettorie delle tracce ematiche e a ricostruire con maggiore dettaglio la scena del crimine. L’utilizzo di strumenti come laser scanner e droni rappresenta un passo avanti nelle tecniche investigative, consentendo rilievi più precisi e approfonditi rispetto alle metodologie tradizionali.
Negli ultimi mesi, le indagini si sono concentrate su Sempio, amico del fratello di Chiara, con perquisizioni a casa sua, dei genitori e di altri amici stretti alla vittima. Tuttavia, il quadro ancora non è chiuso e le nuove tracce potrebbero riaprire vecchie ferite e riscrivere la narrazione di un caso che, a quasi 18 anni di distanza, continua a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica.
Un caso irrisolto che continua a inquietare
Il processo contro Alberto Stasi, condannato in primo grado e poi assolto in appello, ha lasciato molte domande senza risposta. La sua proclamata innocenza e le nuove piste investigative alimentano sospetti e tensioni tra le parti coinvolte. La recente ispezione, effettuata con strumenti all’avanguardia e in un clima di riserbo rotto dalle indiscrezioni, rischia di riaccendere vecchi rancori e di riaprire ferite mai completamente sanate.