«Finti democratici, vi licenzierei in tronco». Celentano chiede la testa di Formigli e Giletti

 

Roma, 27 feb – «Se io fossi Urbano Cairo vi licenzierei in tronco». Parole e musica di Adriano Celentano. Come si evince dal riferimento al padrone di La7, i bersagli del Molleggiato sono due conduttori del settimo canale italiano. Nella fattispecie, Celentano sta chiedendo la testa di Corrado Formigli e Massimo Giletti. Il motivo? I due giornalisti sarebbero dei «finti democratici». Il punto è questo: secondo il celebre cantautore, sia a PiazzaPulita che a Non è l’Arena vengono invitati i no-vax per esprimere le loro posizioni. Ma in realtà la loro presenza sarebbe finalizzata non ad ascoltarli, ma a ridicolizzarli e basta.

La bordata del Molleggiato

Ha toccato un tema delicato, Celentano. Cosa di cui sarà senz’altro consapevole, ma il Molleggiato ha comunque voluto dare fuoco alle polveri. Pur spiegando che «personalmente io credo che al momento non ci sia altra soluzione all’infuori del vaccino», Celentano vorrebbe saperne di più sulle idee dei no-vax. Cosa che però, appunto, risulta impossibile guardando i programmi di Formigli e Giletti: «Come anche tu, Corrado, hai detto ieri sera, il popolo dei “contrari” [al vaccino] sta aumentando, quindi è più che giusto accoglierli e sentire anche la loro campana. Però fatecela sentire la loro campana. Invece voi SCORRETTI cosa fate: li invitate, tanto per far vedere che siete democratici, e appena aprono bocca li assalite, offendendoli e lasciando che le voci si sovrappongano senza permettere al pubblico a casa di capire in che modo la loro RICETTA sarebbe meglio del vaccino», ha scritto il Molleggiato sui suoi canali social.

Celentano duro contro Formigli e Giletti

Insomma, per Celentano, sia Formigli che Giletti avrebbero messo in scena una «farsa», come lui stesso la definisce: una farsa «che ha già toccato la quarta puntata. Due tue e due di Giletti. Mi dispiace ragazzi, ma avete ancora tanto da imparare… e se io fossi Cairo aspetterei la farsa della quinta puntata (che non sarà certo diversa dalle precedenti) e vi licenzierei in TRONCO». Parole dure che, con ogni probabilità, faranno molto discutere.

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