Elena Del Pozzo, la madre passa la prima notte in carcere: è isolata e sorvegliata h24

Martina Patti, la madre di Elena Del Pozzo che ha ucciso la figlia per poi occultarne il cadavere in un campo, ha passato la sua prima notte in isolamento in una cella del carcere femminile di piazza Lanza a Catania.

La donna è sotto una sorveglianza costante e viene monitorata 24 ore su 24.

Elena Del Pozzo: la prima notte in carcere della madre
Secondo quanto appreso, le forze dell’ordine temono che, lasciata da sola nell’istituto, possa commettere atti estremi. Per questo le guardie la controllano a vista nell’attesa che il suo avvocato difensore Gabriele Celesti la incontri; un colloquio che precederà l’interrogatorio di garanzia davanti al GIP previsto per venerdì 17 giugno.

Oggi verrà invece dato il via libera per eseguire l’autopsia sul corpo della bimba e chiarire definitivamente come sia stata uccisa. Secondo i primi rilievi, avrebbe ricevuto una serie di coltellate al collo e alla schiena. La madre ha raccontato di averla colpita nel campo dove l’ha poi seppellita ma gli inquirenti ritengono che l’omicidio sia avvenuto in casa, mentre la piccola guardava i cartoni animati sul divano o, peggio, mentre abbracciava la donna.

Il movente dell’omicidio
Continuano intanto le indagini sul movente, che Martina non è ancora stata in grado di fornire. “Ha agito come se non fosse lei. Come se avesse dovuto soccombere a una forza sovrannaturale alla quale non ha potuto resistere. Non c’è stato un pensiero che l’ha potuto frenare“, ha spiegato il suo legale. Secondo gli investigatori la giovane potrebbe aver agito per una sorta di gelosia nei confronti della nuova compagna dell’ex fidanzato (e padre della figlia) con la quale la bambina stava costruendo un buon rapporto, ma è un’ipotesi ancora da confermare.