ELENA DEL POZZO, EMERGONO NUOVI AGGHIACCIANTI DETTAGLI: ECCO COSA STA SUCCEDENDO

Il giallo che ruotava attorno alla scomparsa della piccola Elena Del Pozzo è durato poche ore e quello che inizialmente aveva allarmato tutti noi, quello che la madre reo-confessa aveva fatto credere fosse un rapimento, si è rivelato uno dei più atroci delitti della cronaca nera italiana degli ultimi giorni.

Si, perchè Elena, che avrebbe compiuto 5 anni il 12 luglio, non era stata sequestrata da 3 uomini incappucciati, come Martina Patti aveva fatto credere, ma è stata uccisa da colei che l’ha messa al mondo a 18 anni, per poi intraprendere una nuova relazione.

AGGIORNAMENTI SULLE MODALITÀ DELL’OCCULTAMENTO
Ora dopo ora, emergono sconcertanti dettagli sul clima di apparente normalità che si respirava in famiglia, dietro il quale si nascondeva un orrore inimmaginabile. Si fa fatica a credere che la piccola sia stata accoltellata e il suo corpicino nascosto proprio da chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla incondizionatamente.

Gli ultimi aggiornamenti sul caso riguardano le modalità con le quali la Patti, colei che ieri, 14 giugno, ha indicato a carabinieri il terreno incolto in cui giaceva, parzialmente nascosto, il corpicino senza vita di Elena, lo ha occultato. La donna, che non ha saputo dare una motivazione al suo folle gesto, nel tentativo di disfarsi del cadavere della bimba, lo ha ricoperto con cenere lavica dell’Etna, trattandosi di una zona che, negli ultimi mesi, è stata interessata da frequenti eruzioni.

Quel che sappiamo è che Elena è stata uccisa in un caldisssimo pomeriggio siciliano e che, per una intera notte, il suo corpo è rimasto in un campo incolto di Mascalucia, alle pendici del vulcano che sputa fuoco e vomita lava da 2 anni. La Patti aveva tentato di scavare una fossa tra le ginestre, ma quella buca era troppo piccola per contenere il corpicino, infilato in sacchi neri. E quel campo la piccola lo conosceva bene perchè ci andava spesso con la madre, con colei che l’ha uccisa, a cercare verdure e fiori, proprio come le ginestre, che resistono alla lava.

Martina Patti, la mamma assassina di Mascalucia, aveva avuto Elena a 18 anni con Alessandro Del Pozzo. Nonostante l’allegria, la solarità contagiosa e la sua vivacità, la bimba non era riuscita a dare una tregua ai 2 genitori separati che, nell’ultimo period,o non andavano d’accordo, fino a che, come spesso accade, proprio gli innocenti pagano le spese di una guerra in sordina. Ed Elena ha pagato pesantemente, senza alcuna colpa, con la morte.