Don Michele Mottola finisce in galera: abusi su una bambina di 10 anni. L’inchiesta delle “Iene”

Gli ultimi filmati erano stati delle Iene, con un’intervista che aveva destato sconcerto. È stato arrestato don Michele Mottola. L’accusa è pesantissima: presunti abusi sessuali su una bambina di 10 anni. L’ex prete della parrocchia di Trentola Ducenta (Caserta) ora deve darne conto.

Il vescovo di Aversa aveva avuto la segnalazione da un gruppo di fedeli della parrocchia. Queste persone avevano accompagnato la mamma della ragazza agli uffici della Curia vescovile per raccontare i fatti.

La Diocesi aveva allora inviato la prima segnalazione alla Procura sui presunti abusi commessi dal prete. Perciò don Michele Mottola nel maggio scorso era stato sospeso dal servizio. Della vicenda si era occupata pochi giorni fa anche la trasmissione Le Iene. Aveva intervistato genitori e amici della bambina e aveva mandato in onda anche degli audio che la piccola aveva registrato.

Il provvedimento contro don Michele Mottola

Ora il provvedimento della magistratura. Il gip del tribunale di Napoli Nord ha accolto la richiesta della Procura e ha disposto la custodia cautelare in carcere. Al parroco è stata notificata l’ordinanza da parte degli agenti del commissariato di polizia di Aversa, che hanno portato avanti le lunghe indagini..

Le attività investigative – si legge nella nota  del procuratore – erano iniziate dopo la comunicazione della Diocesi di Aversa. Importanti le testimonianze, i messaggi e le registrazioni audio. Tutti elementi, questi, «che hanno consentito di raccogliere un grave quadro indiziario». «Quadro confermato dalla vittima in sede di incidente probatorio nei confronti dell’indagato». Don Mottola è stato «ritenuto responsabile di abusi nei confronti della minorenne che, all’epoca dei fatti, partecipava assiduamente alle attività della parrocchia».

Le Iene e la ricostruzione delle fasi iniziali

È l’ennesimo caso lanciato dalle Iene. Le violenze, che si sarebbero protratte fino allo scorso febbraio, sarebbero iniziate quando la bimba aveva circa dieci anni e mezzo.

Il parroco, secondo l’accusa, avrebbe iniziato a fare piccoli grandi regali. Prima un orologio, poi un giubbino e addirittura un computer. Regali che giustificava come un ringraziamento per quelle cene a casa della sua famiglia.

Ma Marina, proprio in quel periodo, avrebbe iniziato a essere al centro delle attenzioni di Don Michele. E avrebbe provato a confidarsi con due amici parrocchiani. Che però all’inizio non riescono a crederle.

IL SERVIZIO DELLE IENE CON IL VIDEO