Crolli e morti tra le macerie: il terremoto colpisce l’Albania

L’Albania è stata colpita da un terremoto di magnitudo 6.5 della scala Richter.

Alle 2:54 ora locale, quando in Italia erano le 3:54, un forte sisma ha scosso la costa settentrionale del Paese, all’altezza della città di Durazzo.

Gli effetti del sisma
Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio geologico statunitense Usgs, l’epicentro eta situato tra Shijak e Durazzo mentre l’ipocentro aveva una profondità di circa 15 chilometri.

Le informazioni sono ancora convulse e frammentate, ma i media albanesi parlano al momento di 7 morti e almeno 300 feriti. Per quanto riguarda le vittime, a Kurbin, a nord di Tirana, un uomo, preso dal panico, si è gettato dal balcone; a Thumana, a una quarantina di chilometri dalla capitale, due donne hanno perso la vita sotto le macerie di alcune palazzine crollate. Altri corpi senza vita sono stati rinvenuti a Durazzo.

Vittime e dispersi
Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta, anche se la situazione resta critica. Già, perché in Albania, oltre alla prima, sono state fin qui registrate oltre 60 scosse, e non è da escludere che possano ulteriormente aumentare provocando altri danni. Come mostrato da Syri tv, i soccorritori stanno scavando a mani nude tra le macerie a Durazzo, la città più colpita dal terremoto, e Thumana. Molte persone sono ancora intrappolate sotto il peso di numerosi edifici collassati, altre risultano disperse.

Il terremoto è stato avvertito anche in alcune regioni italiane, fra cui Puglia, Basilicata, Campania e Abruzzo. Il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha informato così i cittadini su Twitter: “La scossa di terremoto delle ore 3.54 è stata avvertita in provincia di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. Dalla sala della protezione civile della Regione Puglia non risultano allo stato segnalazioni di danni in Puglia“.

Ricordiamo che il sisma che ha colpito l’Albania era stato preceduto lo scorso 21 settembre da un terremoto di magnitudo 5.6 che aveva danneggiato circa 500 edifici ed era stato considerato il più forte degli ultimi 30 anni. Il sisma più devastante della storia dell’Albania risale al primo giugno del 1905, quando morirono 120 persone a causa di una scossa di magnitudo 6.6.

Il premier albanese, Edi Rama, ha sottolineato su Twitter la criticità della situazione: “Si sono registrate gravi conseguenze e purtroppo abbiamo perso delle vite. Tutte le strutture dello Stato sono in piedi e si sta lavorando intensamente per salvare tutte le persone in pericolo. Bisogna stare uniti e affrontare insieme questo duro colpo. Faremo tutto il possibile e, con i nostri grandi amici al nostro fianco, riusciremo a superare anche questa situazione”.

Non risultano italiani coinvolti

Nel frattempo, ospite della trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre, il ministro italiano degli Esteri, Luigi Di Maio, ha detto che non ci sono italiani coinvolti nella calamità naturale che ha colpito l’Albania: “Stamattina abbiamo attivato come sempre l’unità di crisi della Farnesina che sta monitorando l’eventualità che ci possano essere italiani coinvolti, ma in questo momento non risulta. Non risultano neanche segnalazioni alla nostra Centrale operativa”. Il ministro degli Affari Europei, Enzo Amendola, ha scritto su Twitter che “le immagini che arrivano da Durazzo sono devastanti. Siamo vicini ai nostri amici albanesi e pronti ad aiutarli in ogni modo”.