Crisi Ucraina, Italia a rischio cyberattacchi dalla Russia. L’allarme dell’esperto

La crisi Ucraina ha generato tensioni internazionali molto gravi tra la Russia e l’Occidente (compresa l’Italia): l’invasione dell’esercito di Putin nel Paese governato da Wolodymyr Zelensky ha reso inevitabile l’intervento della NATO, la quale ha sancito massicce sanzioni nei confronti dell’economia russa e supportato l’Ucraina con armi e munizioni (oltre che nell’accoglienza dei cittadini fuggiti dai luoghi di guerra). Inevitabile poi la reazione di Vladimir Putin tra embarghi a gas e petrolio e altri provvedimenti “ripicca” contro i cosiddetti “Stati ostili”. E sullo sfondo c’è poi l’allarme cyberattacchi con due siti italiani (quello del Ministero della Transizione Ecologica e dell’Ospedale “Fatebefratelli” di Milano) oggetto recentemente di offensive da parte di hacker. Tutto ciò significa una sola cosa: l’Italia è molto fragile in questo senso e non avrebbe modo di difendersi da cyberattacchi russi. A spiegarlo in un’intervista a Il Tempo è stato Remo Marini, Group Head of IT & Operations Risk & Security di Assicurazioni Generali.

ALLARME CYBERSICUREZZA IN ITALIA

Marini ha spiegato che “l’Italia è in ritardo nella difesa da attacchi cibernetici. É vero che le grandi aziende fanno investimenti perla cybersicurezza, ma le piccole invece non hanno budget e si espongono a rischi enormi. Né nella sanità nazionale né nella Pubblica Amministrazione sono state prese le misure necessarie per evitare attacchi. Rispetto a Cina e Russia siamo anni luce indietro”. L’Italia non sarebbe quindi pronta ad eventuali oscuramenti di siti importanti, scenario che ci si augura non avverrà a breve come contromisura prevista dalla Russia contro il nostro Paese.

LA QUESTIONE ELETTRODOMESTICI

Curiose, tra l’altro, sono le affermazioni di Remo Marini riguardo gli elettrodomestici. Potrà sembrare strano ma, stando a quanto dichiarato dall’analista, “Nel caso degli elettrodomestici cosiddetti intelligenti, anche un tostapane o una lavatrice possono essere controllati da remoto. Quindi, in caso di conflitto qualsiasi sistema può essere sfruttato”.