Coronavirus, l’esperto della croce rossa cinese: “È il momento di chiudere trasporti pubblici e fabbriche”

 

“Abbiamo fatto un sopralluogo a Milano, ci sono troppe persone in giro e nessuno indossa la mascherina. È il momento di bloccare il trasporto pubblico e le attività produttive”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della croce rossa cinese, Sun Shuopeng, durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia nel primo pomeriggio di giovedì 19 marzo. All’incontro stampa ha partecipato anche il governatore della Regione, Attilio Fontana, che ha sottolineato che riporterà al governo i suggerimenti arrivati dall’esperto cinese.

“Quello che sta succedendo in Lombardia è quello che è successo a Wuhan due mesi fa — ha puntualizzato Sun Shuopeng —. E ne siamo usciti solo dopo un mese di quarantena, di blocco totale. È solo a quel punto che i medici hanno potuto cominciare a trattare i pazienti, così da superare il picco dell’epidemia”.

 

La lotta al coronavirus in Lombardia

Oltre 17mila contagiati. 319 persone decedute in più solo rispetto a martedì. Numeri di una guerra vera. “I dati dicono che i nostri ospedali sono ancora in grande difficolta’, confidiamo pero’ nell’arrivo di medici, infermieri e nuove apparecchiature”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la diretta quotidiana su Facebook per fare il punto sull’emergenza Coronavirus nelle scorse ore.

“Ci sono ancora troppe persone in giro – ha evidenziato Gallera – e cosi’ non va bene. Siamo consapevoli di chiedere un piccolo sacrificio, ma vogliamo vincere questa battaglia. La ‘montagnetta’ di San Siro, ad esempio, ancora oggi era piena di cittadini che andavano in bicicletta, che correvano. Questo non va bene, dovete stare a casa come ha ricordato questa mattina anche il presidente Fontana”.

Gallera ha poi spiegato che da giovedì 19 marzo inizieranno a lavorare 180 infermieri che si sono laureati in anticipo. “Stanno arrivando anche gli specializzandi al quarto e quinto anno. Abbiamo assunto circa 40 medici – ha continuato – c’e’ qualche pensionato che si sta presentando. Li invito, come il presidente Fontana ha fatto, a darci una mano”.

Come candidarsi per aiutare

Per dare la propria disponibilita’ e’ possibile scrivere a perlalombardia@regione.lombardia.it. Gallera ha risposto anche in merito ai tamponi che vengono effettuati ai medici. “La Lombardia – ha ricordato – si e’ sempre mossa secondo linee guida dell’Istituto Superiore di Sanita’ (ISS). All’inizio i tamponi venivano effettuati su tutti i ‘contatti diretti’, poi l’ISS ha detto che andavano fatti solo ai ‘sintomatici’ e alle persone che arrivavano in Pronto Soccorso con sintomi. Lo stesso vale anche per gli operatori dei nostri ospedali”.

Oltre 14 milioni di euro di donazioni

Ad oggi le donazioni ammontano a 14.631.000 euro. “Queste risorse serviranno – ha precisato l’assessore al Bilancio Davide Caparini – anche per l’acquisto di dotazioni e strumentazioni. Non solo donazioni in denaro ma anche beni di prima necessità per proteggere medici e infermieri in corsia e per il personale che deve fronteggiare l’emergenza”. “Continua intanto la ‘corsa internazionale’ – ha aggiunto l’assessore regionale – per procurarci i ventilatori, veri e propri cuori pulsanti per la costruzione di posti per la terapia intensiva”. L’assessore ha voluto ringraziare anche le case farmaceutiche, tra le quali la Roche e la Recordati, che hanno deciso di donare farmaci per le cure ai nostri malati.

Gli aiuti dalla Cina: 400mila mascherine, medici e infermieri

È atterrata la scorsa notte, inoltre, all’aeroporto di Malpensa la delegazione cinese, proveniente dalla provincia dello Zhejiang, composta da 7 medici, 3 infermieri, 3 tecnici con il materiale destinato agli ospedali lombardi. Ad attendere gli operatori sanitari c’erano il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala e il sottosegretario alla Presidenza con delega ai Rapporti con le delegazioni internazionali Alan Christian Rizzi.

Dalla Cina sono arrivate oltre 400.000 mascherine, 5.000 indumenti protettivi medici, ventilatori, oltre a guanti, occhiali protettivi, monitor, indumenti protettivi, disinfettanti e tanto altro ancora. “Un segno tangibile, un aiuto concreto arrivato dalla Cina – ha sottolineato il vicepresidente Sala – e la nostra presenza qui è la testimonianza del ringraziamento da parte di tutta la Giunta regionale e dei cittadini lombardi”.  “Il primo gruppo di esperti in Sars e in Covid che è arrivato in Lombardia – ha proseguito Fabrizio Sala – ci aiuterà ad affrontare questa emergenza. Ci hanno portato, oltre alle mascherine, apparati per la ventilazione che per noi sono di vitale importanza. Lavoriamo giorno e notte e quotidianamente facciamo un appello, a tutto il mondo: abbiamo bisogno di queste attrezzature e di queste persone. Ringraziamo la Cina che ha risposto immediatamente”.

Ospedale da campo a Bergamo, resta priorità

Nella mattinata di giovedì 19 marzo, l’assessore Giulio Gallera ha voluto precisare che il nuovo ospedale da campo a Bergamo resta una priorità per la Regione. C’è stata semplicemente una sospensione dovuta alla necessità di reperire i medici dall’esterro e il resto del personale. Nessun passo indietro dunque per fronteggiare l’emergenza con nuovi posti letto nel territorio oggi più colpito dal Covid-19.

Fonte: milanotoday.it