Coronavirus Italia, impennata di contagi: firmata l’ordinanza poco fa

Sale la preoccupazione dopo l’impennata di nuovi casi di Coronavirus che sono stati registrati in tutta la regione, ed in particolare nella zona di Bari. Sono ben 151 i contagi registrati nelle ultime 24 ore, a fronte di 3486 test per l’infezione effettuati. Di questi, 97 si trovano in provincia di Bari, 21 nella Bat, 4 in provincia di Brindisi, 16 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 8 in provincia di Taranto.
Al momento, sono 2.897 i casi positivi. Non sono stati registrati decessi, ma la situazione è da tenere sotto controllo per evitare l’aumento dei pazienti ricoverati e di quelli in rianimazione. Tra le infezioni segnalate, anche quella di un frate della Basilica di San Nicola di Bari, a quanto pare contagiato da una sorella con la quale era stato a contatto, il che ha reso necessaria la sospensione delle celebrazioni eucaristiche per la giornata di oggi, domenica 4 ottobre.

“Il picco di oggi è dovuto al riallineamento dei dati epidemiologici relativi ad alcuni focolai già noti e sotto il controllo dell’autorità sanitaria. Si tratta, quindi, di casi di contatti familiari e comunitari”, ha spiegato il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, ma è chiaro che si stanno mettendo a punto una serie di misure per contenere il dilagare del contagio.

Tra queste, l’obbligo di mascherina all’aperto davanti a scuole, locali, negozi aperti al pubblico e in corrispondenza delle fermate del trasporto pubblico, così come stabilito da una nuova ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano nella serata di ieri.

La nuova disposizione impone “con efficacia immediata l’obbligo durante l’intera giornata, di usare sempre e comunque protezioni delle vie respiratorie negli spazi all’aperto di pertinenza di luoghi e locali aperti al pubblico, nonché in tutte le aree pertinenziali delle scuole di ogni ordine e grado o antistanti a esse (come ad esempio piazzali e marciapiedi davanti agli ingressi e alle uscite degli istituti scolastici), nonché in tutti i luoghi di attesa, salita e discesa del trasporto pubblico, fermo restando il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare il distanziamento fisico”.

Il presidente della Regione ha concluso sottolineando che “osservare queste piccole regole di sicurezza è importante per tutelare noi stessi e gli altri”. Si ricorda che la mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza, salvo che il fatto costituisca reato, è passibile di sanzioni.