Contromossa di Zelensky che firma la legge che vieta i partiti filorussi

La contromossa di Volodymyr Zelensky arriva subito dopo l’annuncio del portavoce del sindaco di Mariupol su un possibile referendum di annessione lanciato dalla Russia ed è una contromossa normativa con cui il presidente dell’Ucraina firma la legge che vieta i partiti filorussi.

Non c’è solo la guerra sul campo ma anche quella di contesto ed in questo modo, tra le altre cose, i referendum che Mosca si appresta a promuovere vengono “bloccati sul nascere”. Questo perché un partito filorusso che caldeggiasse ad esempio l’annessione dell’Ossezia alla federazione sarebbe illegale ed illegale sarebbe l’esito di quel che quel partito promuove.

Zelensky firma la legge che vieta i partiti filorussi
Il dato storico è che il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha firmato la legge che vieta i partiti filo-russi.

I media locali danno la notizia come ufficiale e spiegano che la legislazione amplia l’elenco dei motivi per vietare un partito politico in tribunale.

I motivi per cui un partito diventa “fuorilegge”
Quali sono? La giustificazione, il riconoscimento della legalità o la negazione dell’aggressione armata contro l’Ucraina, anche presentando l’aggressione armata della Federazione Russa e/o della Repubblica di Bielorussia contro l’Ucraina come conflitto interno, conflitto civile, guerra civile.

E attenzione, c’è anche un motivo economico: se il tribunale vieta una forza politica, le sue proprietà, fondi e altri beni diventano proprietà dello Stato.