Conflitto di interessi: Beccato Guy Verhofstadt quello che aveva dato del burattino a Conte. Guardate e diffondete!.

“Beccato con le mani nella marmellata. Il moralista Guy Verhofstadt, che aveva dato del burattino al nostro Presidente del Consiglio, ha accettato finanziamenti per il suo partito (l’Alde) da Monsanto-Bayer, condannata a risarcire 289 milioni di dollari negli Stati Uniti perchรฉ un giardiniere si era ammalato di tumore dopo aver usato un erbicida, che produce, contenente glifosato.

Il glifosato non รจ bandito in Europa. Il suo utilizzo, grazie ai voti proprio dell’Alde, รจ stato prorogato in tutta Europa fino al 15 dicembre 2022. Adesso capiamo perchรฉ Verhofstadt era cosรฌ tanto arrabbiato con Conte: non gli stava il fatto di confrontarsi con un politico libero da lobby e condizionamenti, un Presidente del Consiglio di cui siamo orgogliosi perchรฉ rappresenta davvero gli interessi degli italiani.
Ricordiamo che Alde giร  percepisce i finanziamenti europei previsti per i partiti politici europei: per il 2019 sono stati previsti 50 milioni per i partiti politici europei e 19.7 milioni per le fondazioni politiche. Evidentemente questi soldi non gli bastano. Saremmo curiosi di vedere chi sono e quanto versano nelle casse del partito i finanziatori della campagna elettorale per le europee.

IL DOPPIO CONFLITTO DI INTERESSI

Sarร  un caso, ma proprio una esponente dell’Alde – il Commissario europeo Margrethe Vestager – aveva detto sรฌ alla fusione Monsanto Bayer, nonostante i troppi dubbi antitrust e le preoccupazioni espresse da ben 80 ONG che si erano mobilitate contro la fusione ricordando le milioni di firme che hanno dato vita alla ICE “Stop Glifosato”, ignorate dalla stessa Commissione. Questa รจ la dimostrazione piรน lampante di come le grandi multinazionali influenzano il processo decisionale europeo. Prima ottengono i favori, poi ringraziano finanziando i partiti complici.
IL RUOLO DI MACRON
Da questo vergognoso conflitto di interessi si รจ dissociato pubblicamente Macron. Noi ne prendiamo atto con piacere. I politici devono essere al servizio dei cittadini. Per questa ragione noi restituiamo anche parte del nostro stipendio.
BASTA CONFLITTI D’INTERESSI: IL DECRETO SPAZZACORROTTI
In Italia, grazie al decreto Spazzacorrotti si impone “ai diversi soggetti che partecipano al processo democratico – partiti, movimenti politici, liste e singoli candidati – la massima trasparenza e conoscibilitร  delle fonti di contribuzione. E ciรฒ, in un’ottica di prevenzione dei fenomeni corruttivi, attraverso l’introduzione di diversi obblighi e prescrizioni, collegati a severe sanzioni amministrative”.
MA CHI รˆ DAVVERO VERHOFSTADT
Per non dimenticare chi รจ Guy Verhofstadt pubblichiamo nuovamente un estratto del dossier “Whose representatives?” commissionato dalle tre ONG europee Friends of the earth Europe, Corporate Europe Observatory e LobbyControl.

VERHOFSTADT, CHI รˆ IL BURATTINO?
“Verhofstadt ha dichiarato di far parte di sette fra Comitati e consigli di amministrazione, incarichi che gli portano in tasca un reddito complessivo non inferiore a 12.003 euro al mese, inclusi i compensi che provengono da due grandi societร  belghe, Exmar e Sofina (ndr. secondo il Codice di condotta del Parlamento europeo i deputati non sono obbligati a dichiarare il loro reddito esatto ma solo quello racchiuso in una ampia forbice).
Exmar รจ un gruppo armatoriale belga che opera nel trasporto internazionale di gas e petrolio e, in particolare, รจ specializzato nel trasporto di gas liquefatto. Il ruolo di Verfhofstadt รจ di direttore indipendente, una carica remunerata con un assegno inferiore ai 5 mila euro al mese. Sebbene Exmar non abbia ufficialmente dei lobbisti accreditati al Parlamento europeo, i suoi interessi economici sono certamente influenzati dalle leggi e dai regolamenti europei, in particolare nei settori del commercio e dell’accesso ai mercati. Lo dimostra il discorso che lo stesso Verfhofstadt ha tenuto a una cena di gala del settore del trasporto marittimo che si รจ tenuta a Bruxelles nel marzo del 2015.

E’ stato riportato che, durante questa cena di gala dal giro altolocato, Verhofstadt abbia esortato il settore del trasporto marittimo ad appoggiare il controverso Trattato di libero scambio fra Europa e Stati Uniti (il TTIP), dichiarando che l’accesso alle coste americane “sarebbe una enorme opportunitร ” per l’industria del settore e farebbe aumentare le compravendite, attualmente bloccate a causa della legge statunitense Jones. Verfhofstadt ha esortato gli armatori europei a “far sentire la loro voce a livello europeo verso tutte le Istituzioni coinvolte nella fase dei negoziati, in modo che il negoziato abbia successo. Ha inoltre dichiarato che il TTIP renderebbe “la vita piรน facile al commercio globale”.

Questo caso mette in luce i problemi che possono essere sollevati quando i deputati hanno posizioni nella catena di comando di societร  con interessi commerciali nei temi che i deputati stessi sono in grado di influenzare: puรฒ nascere la percezione pubblica di un possibile conflitto d’interessi.
Stesso discorso vale per quanto riguarda l’altra carica che Verhofstadt detiene, quella di direttore di Sofina (societร  finanziaria per i Trasporti e le Imprese industriali), una multi miliardaria holding belga. Il compenso di Verhofstadt per questo incarico supera i 10 mila euro al mese.

Sono clienti di Sofina il gigante energetico francese GDF-Suez, la multinazionale del cibo Danone e la catena di grande distribuzione belga Colruyt. Sofina ha, inoltre, una partecipazione nella societร  controllata da GDF-Suez, la Suez Environnement; l’anno scorso questa azienda aveva partecipato con una sua offerta alla gara sulla privatizzazione dell’acqua pubblica in Grecia.

I lauti compensi che Verhofstadt riceve da Sofina potrebbero sollevare dubbi circa un potenziale conflitto di interesse che lo coinvolge in numerosi settori politici in cui il Parlamento europeo legifera e su cui lui stesso, come deputato, deve votare”.