Chiara Poggi, la rivelazione shock: “Calpestata con una stampella dopo la morte?”

La vicenda dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco quasi vent’anni fa, continua a riservare sorprendenti sviluppi e a riempire le pagine di nuovi interrogativi. Dopo la conclusione della prima fase preliminare dell’incidente probatorio, con la consegna dei primi reperti ai periti incaricati dal giudice, emergono elementi che potrebbero rivoluzionare le ricostruzioni finora avanzate.

L’impronta enigmatica sulla gamba di Chiara

Uno degli aspetti più inquietanti riguarda un’impronta visibile sulla gamba della vittima, analizzata in esclusiva dal settimanale Giallo. Secondo il medico legale e esperto forense Pasquale Mario Bacco, quella traccia non sarebbe compatibile con una scarpa o un tacco, bensì con il piedino di una stampella, caratterizzato da tre pallini antiscivolo. La forma geometrica e secca dell’impronta suggerisce che si tratti di un segno lasciato da un oggetto di supporto, piuttosto che da un calzatura.

Bacco ha inoltre sottolineato che l’ematoma sulla gamba di Chiara sarebbe stato provocato da un colpo diretto, non da un calcio, ma da una pressione verticale su un corpo già inerte. “È il classico segno di disprezzo”, ha commentato il medico, aprendo nuove ipotesi sulla dinamica dell’omicidio.

Reperti chiave e nuove analisi

Nel frattempo, i reperti raccolti presso la caserma di via Moscova, tra cui fascette para-adesive usate dal Ris di Pavia, sono stati consegnati ai periti incaricati dal giudice. Questi elementi potrebbero contribuire a chiarire aspetti ancora oscuri del delitto, anche a distanza di quasi vent’anni.

Non solo: nella giornata di giovedì, tecnici e investigatori si sono recati anche all’Istituto di medicina legale di Pavia per ritirare la seconda parte dei reperti, tra cui residui di colazione, tamponi e spazzatura raccolta in cucina. Questi materiali, analizzati con tecnologie avanzate, potrebbero contenere tracce di DNA o altre evidenze mai esaminate prima, offrendo nuove piste investigative.

Una traccia inspiegabile e il possibile gesto simbolico

Ma ciò che sta attirando maggiormente l’attenzione è una misteriosa impronta “a triangolo” composta da tre cerchi, descritta come “inspiegabile” dagli esperti. Secondo Bacco, questa traccia solleva domande cruciali: chi si trovava accanto al corpo di Chiara e perché? L’ipotesi che Chiara sia stata calpestata post mortem apre scenari sconvolgenti, suggerendo che l’autore del gesto fosse ancora presente nella casa dopo il decesso, compiendo un’azione simbolica e non accidentale.

Se questa teoria fosse confermata, potrebbe smentire le ricostruzioni processuali precedenti e rafforzare l’ipotesi che nell’abitazione ci fossero più persone coinvolte al momento dell’omicidio. La vicenda, sempre più controversa, si riaccende con un nuovo filone di indagine che mira a riesaminare ogni dettaglio, anche alla luce delle recenti dichiarazioni forensi.

Un caso che si fa sempre più complesso

Il caso Poggi, che ha tenuto col fiato sospeso l’Italia per decenni, si arricchisce di nuovi elementi che potrebbero cambiare le sorti delle indagini e, forse, portare alla verità. La speranza di una svolta definitiva si fa più concreta, mentre gli inquirenti continuano a scavare nel passato alla ricerca di risposte ancora elusive.