Il futuro della Nazionale italiana di calcio continua a essere al centro del dibattito, con il nome di Roberto Mancini che rimane uno dei temi più caldi e discussi. Dopo le sue dimissioni a sorpresa per accettare la guida della Nazionale araba, le relazioni tra l’ex CT e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) sono tutt’altro che idilliache. Quel gesto ha lasciato un “strappo” difficile da ricucire, creando una distanza che rende improbabile un suo ritorno sulla panchina azzurra nel breve termine.

Tuttavia, una recente intervista di Mancini ha aperto uno spiraglio di speranza. L’ex allenatore ha ammesso di aver commesso un “grave errore”, una dichiarazione che, pur non essendo un’esplicita richiesta di perdono, potrebbe essere interpretata come un tentativo di riavvicinamento. Questa apertura potrebbe rappresentare un primo passo verso una possibile riconciliazione, anche se molto dipenderà dalla volontà della Federazione di superare i dissapori e i rancori accumulati nel tempo. La strada verso un suo ritorno, quindi, rimane in salita e incerta, condizionata dai trascorsi non proprio limpidi e dalle dinamiche interne alla FIGC.
Nel frattempo, l’attenzione si sposta sui possibili sostituti di Mancini. Tra i nomi più caldi emergono tre ex campioni del mondo del 2006: Fabio Cannavaro, Gennaro Gattuso e Daniele De Rossi. Tutti portano con sé un bagaglio di esperienza e carisma maturato sui campi di gioco, ma le loro candidature sono accompagnate da riserve. Pur avendo intrapreso carriere da allenatori, la loro “prontezza” per un ruolo così importante come quello di guidare la Nazionale in un momento delicato è ancora oggetto di discussione.

Gestire una Nazionale comporta pressioni mediatiche, aspettative di un intero Paese e la necessità di costruire un gruppo coeso e vincente in tempi ristretti. Secondo molti osservatori, Cannavaro, Gattuso e De Rossi potrebbero non aver ancora raggiunto la maturità tattica e psicologica richiesta per affrontare questa sfida. La scelta di affidare la panchina a uno di loro rappresenterebbe una scommessa, un investimento sulle nuove generazioni di allenatori, ma con un margine di rischio non trascurabile.
L’orizzonte si amplia ulteriormente con le opzioni provenienti dal settore giovanile, in particolare dall’Under 20. Tra i nomi più interessanti si fanno strada Bernardo Corradi, attualmente impegnato con la Nazionale Under 20, e Leonardo Bonucci, che potrebbe essere coinvolto come collaboratore o guida tecnica. Entrambi stanno acquisendo esperienza nella gestione di giovani talenti e nelle dinamiche delle selezioni giovanili, un percorso che potrebbe rappresentare un punto di partenza per un futuro ruolo di CT della Nazionale maggiore.
Anche Alberto Gilardino, ex compagno di squadra di Cannavaro, Gattuso e De Rossi e attualmente coinvolto nel settore giovanile, viene considerato tra i possibili candidati. Tuttavia, la sua preparazione e la sua esperienza da allenatore sono ancora in fase di consolidamento, e un salto così grande richiederebbe una valutazione attenta da parte della Federazione.