Centrodestra pronto a sfrattare Conte: “Con noi gli italiani saranno più sereni”

Il centrodestra è pronto a prendere le redini di questo Paese. Lo ribadisce a gran voce in maniera compatta: no a inciuci di palazzo, sì alla coerenza e ai progetti per rilanciare l’Italia.

E in caso di crisi di governo nessun esecutivo ponte: esistono solo le elezioni. Ma il ritorno anticipato alle urne potrebbe non essere necessario, visto che in Parlamento si potrebbe sostenere una nuova maggioranza targata Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Nel frattempo il premier Giuseppe Conte prova a tenersi incollato alla poltrona e oggi pomeriggio darà il via alla verifica, con un giro di consultazioni con i leader e i capigruppo delle forze che lo sostengono: l’intento è constatare se ci sono o meno i presupposti per andare avanti. Altrimenti i giallorossi – spaventati dalla data del 28 dicembre – potrebbero essere spazzati dai renziani. Il centrodestra ha organizzato una conferenza stampa in Senato per presentare una serie di proposte per migliorare la manvora economica. Presenti anche Stefano Benigni (Cambiamo) e i centristi Maurizio Lupi (Noi con l’Italia) e Lorenzo Cesa (Udc).

“Centrodestra unito”

“Lavoriamo su proposte concrete, ci occupiamo dei vaccini, di far ripartire l’economia, loro si stanno preoccupando di aggiustare le posizioni di potere. Poi, se il governo cadrà, ne riparleremo. Il centrodestra è unito”. Ha esordito così Antonio Tajani, che ha assicurato l’unione della coalizione pure il giorno successivo all’eventuale caduta del governo. “Ora vogliamo, con le nostre proposte, che quei soldi servano ad aiutare quella parte d’Italia che non è sufficientemente tutelata: pensiamo alle partite Iva, ai commercianti, ai liberi professionisti, agli artigiani”, ha poi aggiunto il vicepresidente di Forza Italia presentando gli emendamenti alla manovra economica.

Il centrodestra ha votato sì allo scostamento perché erano state riconosciute diverse istanze avanzate. Adesso si sta portando avanti una battaglia politica volta a tutelare la popolazione lasciata indietro, ovvero coloro che non possono godere di uno stipendio garantito. “Ci stiamo impegnando sulla plastic tax perché non possiamo pensare che in questo momento ci sia una tassa. Altra battaglia è la tutela delle zone colpite dal terremoto che non sono tartassate. Grazie a un emendamento di Forza Italia, sostenuto dal centrodestra, siamo riusciti a far dare 40 milioni alle aree terremotate che sono i risparmi della Camera. Noi seguiamo quei territori anche se non ci sono le telecamere accese”, ha concluso.

“Con noi italiani più sereni”

Mentre i giallorossi sono impegnati a parlare di verifiche e rimpasti litigando, il centrodestra sta continuando a presentare delle proposte concrete per la manovra. “Prima questo governo toglie il disturbo, meglio sarà per il Paese. Il centrodestra compatto è un’alternativa pronta a governare e aiutare l’Italia. Agli italiani andrebbe di gran lunga meglio se ci fosse la squadra che vedete qui e non Renzi, Conte, Zingaretti e compagnia cantante”, ha dichiarato Matteo Salvini introducendo la conferenza stampa. Il leader della Lega ha rivelato che al momento non è arrivata nessuna convocazione per un confronto con il presidente del Consiglio: “Al momento ancora zero. A Palazzo Chigi c’è una riunione per parlare di rimpasto, poltrone, servizi segreti, task force. Qui al Senato siamo riuniti per parlare di futuro e degli italiani. Se ci fosse il centrodestra a gestire questa fase, gli italiani sarebbero più sereni”.

L’auspicio dell’ex ministro dell’Interno è che si possa regalare un governo di centrodestra agli italiani “senza chiedere niente a nessuno”. “Potrebbe essere che se questo governo auspicabilmente dovesse avere difficoltà in Parlamento, qualcuno sarebbe d’accordo a fronte di propose concrete come queste”, ha affermato. Già ieri aveva fatto sapere che ci sarebbero molti parlamentari “stanchi delle promesse, delle chiacchiere e dei litigi dell’attuale governo, che potrebbero dare volentieri una mano a un governo di centrodestra fondato sulle libertà”. Salvini ha concluso attaccando i ministri Lucia Azzolina (Istruzione) e Gaetano Manfredi (Università): “Non abbiamo notizie. Vogliono mandare a scuola tutti il 7 gennaio, ma non sappiamo come. Scriveremo a ‘Chi l’ha visto’ per sapere dei due ministri”.

“Non saremo complici”

A prendere la parola è stata anche Giorgia Meloni, che non ha usato mezzi termini per criticare l’operato dell’esecutivo giallorosso: “Avvertimento alla maggioranza: noi non trattiamo, non partecipiamo a nessuna mangiatoia allestita sulla pelle degli italiani. Se ci sono risorse devono essere spese per migliorare le condizioni degli italiani”. La presidente di Fratelli d’Italia ritiene che l’impianto della manovra sia sbagliato e si è detta piuttosto preoccupata per come si sta sviluppando. Anche perché pare che tutto ciò non piaccia neanche alla stessa maggioranza, visto che “ha presentato tremila emendamenti”. Nel mirino è finito il documento di bilancio dove il ministro Gualtieri avrebbe spiegato che per ottenere un aumento del Pil dello 0,6% andrebbe usato un aumento del deficit pari a più del doppio: “Questo vuol dire che quei provvedimenti non impattano sulla crescita perché si occupano solo di tamponare e vengono sprecati miliardi di euro in inutili bonus”.

“Confido che nel centrodestra si continui a lavorare compatti per raggiungere sintesi fondamentali. Per nessuno di noi esiste più uno scenario nel quale si va con altri. Vogliamo governare questo Paese insieme”, ha precisato la leader di FdI. Ieri aveva avvertito l’alleato Salvini in seguito alle parole su un possibile governo ponte prima di tornare al voto: “Ne parleremo, confido che noi si lavori compatti. Noi siamo fatti per governare insieme”.