Casalino nel mirino per il panico creato con la diffusione del decreto

E’ stato Rocco Casalino? La diffusione della bozza di decreto sul coronavirus che sta scatenando il panico in tutta Italia pare avere un responsabile. Almeno stando alla rete e verrebbe da dire che chi di social colpisce di social perisce.

Ma è certo un dato: nella sciagurata comunicazione del provvedimento della presidenza del Consiglio c’è stata una falla enorme. Quella bozza non doveva finire alle redazioni dei giornali.

Casalino doveva intervenire subito

E’ vero che l’hanno ricevuta istituzionalmente anche i rappresentanti delle regioni. Ma il dubbio che ai giornalisti sia arrivata direttamente da Palazzo Chigi è difficile da negare.

E comunque in un Paese in cui il governo si voglia far rispettare, arriva la smentita secca un minuto dopo averne letto il contenuto sulle agenzie di stampa. Invece, si è avallata la diffusione della notizia fino al momento in cui c’è stata la recita di Conte in conferenza stampa – in piena notte – per prendersela con i giornalisti.

Ci saranno polemiche a non finire

Ci saranno polemiche a non finire ovviamente e tutti chiederanno che a rotolare sia proprio la testa di Casalino. Da Twitter un ragionamento elementare che si ripete in molti altri commenti: “Se a fare uscire la bozza del decreto fosse stato Casalino dovrebbe dimettersi subito. Se la bozza fosse uscita senza che rocco Casalino ne sapesse nulla dovrebbe dimettersi lo stesso”. Morale: altrimenti per quale motivo hai un contratto come responsabile della comunicazione di Palazzo Chigi?

Durissimo il commento del virologo Roberto Burioni: “Follia pura. Si lascia filtrare la bozza di un decreto severissimo che manda nel panico la gente che prova a scappare dalla ipotetica zona rossa, portando con sè il contagio. Alla fine l’unico effetto è quello di aiutare il virus a diffondersi. Non ho parole”. Ha ragione: niente parole, solo parolacce verso chi ha compiuto una bestialità del genere.