Bonus spesa, Draghi regala 700 euro per tutti gli acquisti: come richiederlo

Il Governo guidato da Mario Draghi ha confermato una delle misure più importanti per aiutare le famiglie in difficoltà: il bonus spesa. A sancirne il rinnovo è stato il Decreto sostegni bis, che ha provveduto a confermare i requisiti necessari per poter accedere a questa importante agevolazione. A beneficiare del bonus spesa targato Mario Draghi sono le famiglie che stanno attraversando un periodo di difficltà economica. Grazie a questa misura avranno la possibilità di ricevere un contributo per acquistare generi di prima nesessità. Tra questi, ovviamente, rientrano alimenti e farmaci. Il bonus spesa è quindi rivolto a quanti facciano fatica ad arrivare a fine mese e consente a quanti li ricevono di acquistare alcuni prodotti. Ma proviamo ad andare a vedere nel dettaglio quali sono i requisiti richiesti per il bonus spesa e a scoprire cosa si può comprare.

Bonus spesa, entriamo un po’ nel dettaglio!

Il bonus spesa è un misura molto importante, perché rientra nel piano di solidarietà messe in campo dal Governo, ma gestito direttamente dalle amministrazioni comunali. A livello centrale è stato istituito un fondo attraverso il quale sono stati erogati i contributi e grazie al quale sono stati acquistati i generi di prima necessità, che sono stati poi distribuiti tra le famiglie più bisognose. I bonus spesa vanno ad aiutare quanti non siano stati raggiunti da altri sussidi come il reddito di cittadinanza o la Naspi. O anche a chi non spetta o non è arrivata la cassa integrazione. Ma proviamo a vedere nel dettaglio come funzionano i bonus spesa.

Per poterli ottenere, prima di tutto, è necessario controllare i bandi publbicati dalle singole amministrazioni comunali. Sono, infatti, direttamente i comuni a stabilire quando vengono erogati i contributi e soprattutto l’ammontare del loro importo. Sempre e soltanto il singolo comune avrà la responsabilità di determinare anche la soglia Isee sotto la quale spetta il bonus spesa. Gli importi, come abbiamo anticipato, possono variare: si passa da 100-220 euro fino a toccare anche i 600 euro. Ma proviamo a fare qualche esempio, così da avere un’idea di quanto possa arrivare. I bonus spesa a Milano possono variare da un minimo di 300 euro per le famiglie costituite da tre componenti ad un massimo di 700 euro per quelle più numerose. A Roma si va da un minimo di 200 euro per le famiglie composte da un unico componente fino a 600 euro per quelle con almeno cinque persone. Il comune più taccagno è quello di Torino, i cui bonus spesa oscillano tra i 120 ed i 360 euro.

Cosa è possibile acquistare con il bonus spesa!

Ovviamente i bonus spesa possono essere utiizzati solo per acquistare beni di prima necessità. Giusto per capire di cosa stiamo parlando, rientrano tra questi:

  • alimentari considerati necessari. Tra questi rientrano: latte, zucchero, sale, pane, tonno, passata di pomodoro. verdura, uova, farina, pesce, carne, biscotti e formaggio;
  • farmaci. In questo caso è meglio controllare il bando del proprio comune, perché non tutti li passano;
  • prodotti per l’infanzia (latte in polvere e pannolini solo per fare un esempio).

Con i bonus spesa non è possibile acquistare:

  • bevande alcoliche (tra i quali rientrano vino e birra);
  • cosmetici o qualsiasi altro prodotto di bellezza;
  • cibo che non sia considerato di prima necessità. Tra questi rientrano patatine, caramelle e torte;
  • prodotti e cibo per animali;
  • sigarette;
  • cellulari.

Nel momento in cui si andrà a fare la spesa, alla cassa sarà necessario separare i prodotti di prima necessità dagli altri ed avvisare la cassiera che si provvederà a pagare con il bonus spesa. I prodotti che rientrano tra quelli non essenziali, dovranno essere pagati a parte.

A chi spettano i bonus spesa!

Le singole amministrazioni comunali hanno la più ampia discrezionalità nello stabilire le soglie Isee degli aventi diritto al bonus spesa. Alcune regole, però, sono valide a livello nazionale, tra queste ci sono quella che riguarda il reddito di cittadinanza, che non deve essere percepito da nessun componente della famiglia. Ma non devono nemmeno arrivare altri tipi di sussidi, come la Naspi, la cassa integrazione o bonus vari. Nel caso in cui qualche componente della famiglia stia percependo questi altri sussidi si avrà diritto al bonus spesa solo se il comune ha fondi a sufficienza. Per poter ricevere il beneficio i diretti interessati devono essere cittadini italiani o essere degli stranieri regolarmente residenti in Italia. Per ottenere il bonus spesa è necessario controllare il bando pubblicato dal proprio comune di residenza. Nel caso in cui si sia in possesso dei requisiti elencati sarà possibile presentare la richiesta. Sarà necessario compilare un apposito modulo e consegnarlo al Comune secondo la procedura prevista (online oppure a mano). Nel modulo saranno indicate una serie di informazioni riguardanti il nucleo familiare, come il numero di componenti, l’indicatore Isee in corso di validità, il reddito di ciascun componente, ecc. Si tratta, a tutti gli effetti, di un’autodichiarazione.