Boldrini, anche oggi ha perso l’occasione per tacere: vuole eliminare chi aiuta solo gli italiani
La Boldrini spara un’altra boldrinata: “CasaPound va sciolta”
Non fosse così costante nello sparare boldrinate, rischieremmo di averne nostalgia. Laura Boldrini invece non delude mai, è sempre sul pezzo e ci regala perle quasi quotidiane. Tutto sommato potremmo dirci sazi, ma ammettiamo di essere piuttosto ingordi. Quindi incitiamo volentieri l’ex presidente della Camera a fare di più e di meglio. Certo, quanto scritto oggi su Facebook potrebbe aver raggiunto lo zenit della sua summa ideologica. “Assolutamente d’accordo con Beppe Sala. La manifestazione di un gruppo che si autodefinisce fascista sarebbe una vergogna per la città di Milano e per tutto il Paese. Altro che cortei in piazza, Casapound va sciolta!”, tuona la Boldrini provando a sostenere così il suo collega di frasi proverbiali, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Eppure anche in chi si professa libera e uguale una punta di egocentrismo dovrà pur sopravvivere, dunque concediamo a Laura il primato della sparata.
Bando agli epigoni allora, l’inarrivabile originale è lei. Pazienza poi se entrambi i politici più buonisti del momento confondono un concerto con una manifestazione, chiedere di vietare qualcosa a qualcuno perché fascista è un leitmotiv imprescindibile. Non si può dunque pretendere che si applichino nel discernimento, capacità piuttosto comune che rischia però di obnubilare l’attitudine alla fesseria. Ecco allora che CasaPound va vietata, secondo la Boldrini, “nel rispetto della nostra Costituzione e del nostro ordinamento”. A quale Costituzione si riferisca non è dato sapere, i senza confini spesso sconfinano in esoterici confini altrui. Ci risulta però che la Carta italiana preveda la libertà di associazione e oibò pure di manifestazione del pensiero. Ma forse è quest’ultimo a generare un certo terrore, non è d’altronde scontato avercelo, lo è di più tentare di negare quello altrui.
“Non solo, ma è giunta l’ora di restituire alla comunità cittadina anche il palazzo che i ‘fascisti del terzo millennio’ occupano abusivamente da anni nel centro di Roma”, insiste l’ex presidentissima della Camera passando da Milano a Roma con una rapida frecciata rossa. Ogni tanto qualche tappa intermedia farebbe bene, aiuta a meditare prima di sproloquiare. E’ un peccato che la Boldrini sia finita ai margini della politica italiana, qualcuno rischia di perdersi pennellate d’autore da far impallidire i vecchi drive-in americani. Non darti troppa pena Laura, continua così, noi saremo sempre tuoi attenti e scrupolosi osservatori. Abbiamo un’infinita scorta di popcorn, the show must go on.