Bersani sbotta da Floris: “Mamma mia!” dopo l’ovazione a Meloni dai commercialisti

Una scena ha scatenato reazioni forti e contrastanti nel mondo politico e tra gli osservatori: la standing ovation riservata a Giorgia Meloni da parte dei commercialisti riuniti alla Nuvola di Roma. Un gesto che ha suscitato la reazione infuocata di Pier Luigi Bersani, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, che ha commentato con un misto di ironia, disprezzo e preoccupazione.

Quando la regia di LA7 ha trasmesso il video degli applausi calorosi alla premier, Bersani ha mostrato tutta la sua irritazione portandosi le mani sul volto e scuotendo la testa. «Fantastico… Mamma mia…» ha mormorato tra i denti, prima di aggiungere: «Vabbè, i commercialisti… È chiaro che il governo gli dà lavoro, quindi figurati».

Ma il suo intervento si è fatto più politico e tecnico, rivolgendosi direttamente alla platea: «Ma l’hanno letta la Costituzione? Quei commercialisti lì che applaudono Meloni… hanno mai letto l’articolo sulla progressività della tassazione? Loro lo sanno, lo sanno…». Il riferimento è all’articolo 53 della Costituzione, che sancisce il principio fondamentale della progressività fiscale, ovvero che chi più ha, più deve contribuire.

Bersani ha poi approfondito il discorso sulle misure fiscali adottate dal governo: «Tra flat tax, cedolari secche, sostituti d’imposta… il 60% delle prestazioni fiscali è fuori dalla progressività». E ha rincarato la dose, evidenziando le ingiustizie di un sistema che favorisce i più ricchi: «Un professionista con la flat tax, due appartamenti, una milionata nei fondi… paga forfait. Un pensionato invece, più prende e più paga. Questa non è giustizia fiscale».

Lo sfogo finale di Bersani è stato un vero e proprio appello al senso di unità e di giustizia: «Se fai il fisco a pezzettini, poi farai anche la sanità a pezzettini». Le sue parole hanno suscitato un applauso dal pubblico presente in studio, mentre Corrado Augias si è seduto accanto a lui, pronto a intervenire.