“Arrivati i banchi con le rotelle”. Salvini sbeffeggia la Azzolina

 

Il governo si prepara a una nuova stretta per tentare di contenere l’epidemia di coronavirus. Nelle prossime ore è atteso un nuovo Dpcm, l’ennesimo delle ultime settimane, nel quale dovrebbe essere stata reintrodotta la didattica a distanza per le scuole superiori.

Intanto, però, in alcune regioni i governatori hanno già provveduto alla chiusura degli istituti scolastici, come in Campania e in Puglia, dove da diversi giorni gli alunni studiano già da remoto. E i banchi con le rotelle tanto pubblicizzati durante l’estate, che avrebbero dovuto rivoluzionare la didattica in presenza e rendere sicure le scuole? Dove già sono arrivati, giacciono solitari nelle aule vuote. Ci sono scuole nelle quali sono ancora in corso le consegne, come a Bari, dove questa mattina è arrivata la partita di banchi con le rotelle, come segnalato da Matteo Salvini in un post sul suo profilo Facebook.

“Evviva! Sono arrivati i mitici banchi con le rotelle anche a Bari, le priorità della Azzolina… Con calma. Ah, ma adesso non servono più. P.s. ciascuno costa tra 120 e 170 euro”, si legge in uno degli ultimi post condivisi dal leader della Lega. L’immagine parla chiaro: in un lungo corridoio di una scuola sono schierate decine di banchi con le rotelle nuovi di zecca, forse un centinaio. A cosa servono ora che il governatore Emiliano ha rispedito gli studenti a casa? È quello che si domandano in molti, anche alla luce delle nuove disposizioni del governo che, a meno di cambiamenti dell’ultimo momento, lasceranno tutti gli studenti delle scuole superiori a casa. L’esecutivo ha deciso di agevolare solamente gli studenti delle scuole elementari e medie, che potranno continuare a seguire le lezioni in presenza ma sempre con la spada di Damocle di una chiusura sulla loro testa. Diverso per gli studenti pugliesi che, invece, sono tutti a casa a seguire le lezioni. Quello che il governo ha presentato come un investimento storico per la scuola, rischia di trasformarsi in un enorme spreco di denaro pubblico. Ma forse già si può dire che lo sia stato.

La Puglia chiude le scuole: “Qui contagi pesantissimi”

“La chiusura delle scuole era per noi una misura impopolare perché le misure di contenimento vanno prese quando non si vede ancora il disastro. Questo è il paradosso della prevenzione: il principio di precauzione è difficile da far digerire anche in maniera politica”, ha dichiarato Pierluigi Lopalco, assessore alla Sanità della Regione Puglia, che da marzo in qualità di virologo è consulente dell’esecutivo regionale già da febbraio.

Ma la situazione del tacco d’Italia è molto simile a quella di tantissime altre scuole, dove i banchi con le rotelle stanno arrivando in questi giorni, dopo la decisione di riprendere con la didattica a distanza. “La politica non ci sente! Avete speso dei soldi per i banchi, milioni di banchi per attrezzare le scuole. Perché abbiamo speso questi soldi? Oggi dove sono i bambini? A casa. Mio figlio è a casa, è una vergogna”, ha detto ieri il giornalista Gianluigi Nuzzi durante un confonto piuttosto acceso con l’onorevole Simona Malpezzi, del Partito Democratico.

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