“Andiamo a fare la spesa”. Albanesi beccati a spacciare

Proseguono senza sosta e su tutto il territorio nazionale i controlli delle nostre forze dell’ordine per assicurarsi che vengano rispettate pienamente le oramai arcinote norme emanate dal governo in materia di contrasto alla pandemia da coronavirus.

A Roma ad esempio, – più precisamente in via Boccea – una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro ha sorpreso due cittadini albanesi di 24 anni in atteggiamenti piuttosto sospetti.

Secondo quanto riportato dal quotidiano della Capitale Il Messaggero i militari, che giravano in borghese, hanno seguito i movimenti dei due stranieri fino a quando non li hanno colti con le mani nel sacco mentre cedevano una dose di cocaina a quello che risulterà poi essere un cittadino egiziano di 54 anni, dietro un corrispettivo in denaro di 40 euro.

I carabinieri hanno poi spostato le loro attenzioni sull’appartamento che gli albanesi condividevano: l’accurata perquisizioni effettuata dai militari ha permesso di rinvenire altri 53,5 grammi di cocaina, 14 grammi di marjuana, 0,8 grammi di hashish, tutto il materiale necessario per confezionare le dosi nonchè la somma in contanti di 1500 euro, certamente frutto dell’attività illecita. Le forze dell’ordine sono riuscite anche a risalire al mezzo dei pusher, un’auto rinvenuta vicino a dove i due stavano effettuando la loro attività di spaccio, scovando occultata sotto al sedile del passeggero una mazza da baseball. Ad aggravare ulteriormente la già precaria posizione degli stranieri la dichiarazione mendace fornita tramite autocertificazione: i due infatti avevano dichiarato che stavano andando a fare la spesa.

Inevitabilmente a questo punto sono scattate le manette ai polsi, poi i due soggetti sono stati condotti presso la caserma dove saranno trattenuti in attesa del processo per direttissima. Per loro e per l’egiziano che era stato colto in flagranza mentre acquistava la sua dose di stupefacente anche la denuncia per aver violato le norme presenti sul decreto nato per arginare il diffondersi della pandemia.

Mentre prosegue incessante il lavoro delle nostre forze dell’ordine, affiancate da qualche giorno anche dall’esercito, nella tarda serata di ieri il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha annunciato alla Nazione una nuova stretta, alla luce dei dati sempre più allarmanti diramati con cadenza giornaliera dalla conferenza stampa della Protezione Civile e stabilendo da lunedì 23 marzo e fino almeno al prossimo 3 aprile la chiusura in tutta Italia di tutte le attività produttive non strettamente necessarie.