Anche l’Esercito cerca Gioele. Il papà: “Dobbiamo trovarlo”

Proseguono senza sosta le ricerche per ritrovare Gioele, e il suo papà Daniele sta guidando personalmente le tre squadre di volontari da dieci uomini ciascuna della Brigata Meccanizzata Aosta coinvolti nelle attività di rastrellamento delle zona dove è avvenuta sedici giorni fa la scomparsa del bimbo di 4 anni.

I vigli del fuoco e la protezione civile hanno però avvertito i volontari di non toccare nulla nel caso riuscissero a trovare qualcosa, ma di avvertire immediatamente i soccorsi.

Il cappellino trovato non è di Gioele

Il bimbo era scomparso lo scorso lunedì 3 agosto insieme alla madre, Viviana Parisi, ritrovata morta dopo qualche giorno nella zona interessata dalle ricerche. I volontari che stanno partecipando alle ricerche del piccolo Gioele nelle campagne di Caronia, nel Messinese, hanno trovato un cappellino da bambino. Hanno scattato una foto e l’hanno subito fatta vedere al papà di Gioele, che ha però smentito possa essere il cappellino di suo figlio. La conferma è arrivata anche dalla sorella, Mariella Mondello, che ha spiegato che quello indossato dal nipotino era di un’altra marca. Da ore il papà Daniele riesce solo a ripetere le stesse parole:“Dobbiamo trovarlo, dobbiamo trovarlo…”. L’uomo sta perlustrando insieme ad amici e parenti la zona vicino al traliccio dove sabato 8 agosto era stato rinvenuto il cadavere della moglie Viviana.

La disperazione del papà

Ogni giorno il marito della donna raggiunge il posto per effettuare ricerche in solitaria, in preda alla disperazione. Il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, intervistata durante la trasmissione “Chi l’ha visto” ha assicurato che non c’è nulla di intentato. “Si sta cercando di mantenere l’apparato molto complesso con più di 70 uomini sul territorio. L’apparato continuerà e il controllo a tappetto di circa 500 ettari di territorio proseguirà nei prossimi giorni” ha spiegato il prefetto aggiungendo che stavano anche pensando se adottare misure ulteriori, come per esempio l’aiuto dell’esercito.

Esercito che infatti è arrivato oggi. Ad annunciarlo, dopo un vertice in prefettura a Messina, è stato il procuratore Angelo Vittorio Cavallo che indaga per omicidio e sequestro di persona. L’Esercito parteciperà da questa mattina con uomini e mezzi della BriGata Aosta alle ricerche del piccolo Gioele. Un nucleo ricognizione e tre squadre da dieci persone del 24º reggimento Peloritani di Messina batterà l’intera zona. Al loro fianco i Vigili del fuoco e il personale della Protezione civile, insieme agli uomini della Forestale, a Polizia, Guardia di finanza e militari del Nucleo cacciatori dei Carabinieri e l’ausilio di cani specializzati. Parteciperanno tutti insieme alle ricerche che proseguiranno a tempo indeterminato, sino a ordine diverso. Letterio Mondello, il nonno di Gioele, ha voluto ringraziare tutti i volontari che sono accorsi per aiutare a ritrovare il suo nipotino e non si è detto sorpreso di tale partecipazione. Tantissime le persone che hanno raccolto il disperato appello del papà Daniele. Intere famiglie, vacanzieri e pensionati che vogliono rendersi utili.