Anche il principe Alberto è positivo al coronavirus

Il Coronavirus non risparmia proprio nessuno. Lo abbiamo visto con il sindaco di Nizza, Christian Estrosi e oggi è la volta anche del Principe Alberto II di Monaco, che è stato dichiarato positivo.

É l’ufficio stampa del Gabinetto del Principe a divulgare la notizia. Alberto, tra l’altro, era stato sottoposto ad accertamenti all’inizio della settimana, dopo aver mostrato i classici sintomi dell’infezione.

“Il Sovrano Principe è seguito da vicino dal suo medico e da specialisti del Princess Grace Hospital Center – è scritto in una nota – Il Principe Alberto continua a lavorare dall’ufficio del proprio appartamento privato ed è in costante contatto con gli uomini del suo Gabinetto, del governo e dei suoi collaboratori più stretti”. Lo stesso Alberto si rivolge ai suoi sudditi ribadendo la necessità di stare a casa e di rispettare la quarantena a cui è stato sottoposto il Principato, così come la vicina Francia e l’Italia.

“Soltanto l’osservazione rigorosa di queste regole di isolamento – prosegue la nota – permetterà di fermare la propagazione del virus. Il Palazzo del Principe continuerà a diffondere con regolarità informazioni sullo stato di salute del Principe”. Nei giorni scorsi era stato dichiarato positivo al Covid-19 anche il ministro di Stato del Principato, Serge Telle. Controlli e misure molto severe sono state applicate in Francia per verificare il rispetto delle disposizioni. A Nizza, ad esempio, viene utilizzato un drone per sorvegliare le zone a più alto afflusso di pubblico. in Costa Azzurra, infatti, è vietato passeggiare sul lungomare o, peggio ancora, recarsi in spiaggia. In caso di assembramenti o di spostamenti non giustificati, scatta – come in Italia – la denuncia all’autorità giudiziaria, unitamente al pagamento di una ammenda.

Montecarlo sta anche valutando l’ipotesi di chiudere i cantieri, per limitare al massimo lo spostamento di mezzi e persone. Si parla pure di uno stop dei treni, come ulteriore misura restrittiva, dopo la recente diminuzione delle corse sulla linea Ventimiglia-Nizza (con sosta nel Principato). La notizia non è ancora ufficiale, ma l’indiscrezione ha già mandato in fibrillazione i lavoratori frontalieri, molti dei quali “interinali”, che non hanno diritto allo “chomage tecnique” (l’equivalente della nostra cassa integrazione) e che rischiano di restare a casa, senza prendere un minimo di indennità. In queste ore ci sono diversi incontri sindacali per trovare una soluzione che possa dar loro un minimo di tutela salariale.