Allarme acqua minerale: il gruppo Lete ritira un lotto contaminato da un batterio

Non bevete quelle bottiglie di acqua minerale: l’allarme per un possibile rischio di contaminazione da Pseudomonas Aeruginosa arriva direttamente dal ministero della Salute, diramato attraverso la diffusione di una circolare che riguarda l’acqua minerale distribuita dal gruppo Lete. Per alcune confezioni di acqua minerale naturale Sorgesana, esisterebbe il rischio da contagio di un batterio che piò risultare pericoloso per la salute dell’uomo.

Sorgesana, minerale naturale del gruppo Lete
Si tratta nello specifico del lotto di produzione 12.02.21 L402 14 prodotto da Lete S.P.A. nello stabilimento di Pratella (Caserta). La data di scadenza del lotto interessato è quella del 13.02.2021. Si tratta della bottiglia di acqua minerale naturale Sorgesana da 50 cl PET.

Allarme bottiglie d’acqua minerale italiana
Sul sito del ministero sono elencati i codici delle confezioni all’indice, ed è specificato che l’allarme riguarda confezioni di bottiglie d’acqua da mezzo litro che il dicastero della Salute esorta i consumatori a controllare e a riconsegnare eventualmente al punto vendita in cui i lotti sono stati acquistati. Acqua Lete ha informato che la comunicazione del ritiro è stata inviata a tutti i punti vendita interessati.

Contagio da “Pseudomonas Aeruginosa”
Lo Pseudomonas aeruginosa è un batterio diffuso in maniera “ubiquitaria” nel suolo e nelle acque. Predilige gli ambienti umidi – da qui il suo possibile annidamento nelle confezioni di minerale – e produce infezioni soprattutto nei pazienti ospedalizzati, predilingendo quelli debilitati e immunocompromessi. Inoltre il microrganismo può essere reintrodotto nell’ambiente tramite frutta, verdura, piante e tramite pazienti trasferiti da altri reparti.

Acqua minerale: ogni italiano consuma 221 litri all’anno
Secondo la Federazione italiana delle industrie delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente (Mineracqua),il volume di acqua minerale venduta negli ultimi 15 anni è cresciuto di 3 miliardi di litri, arrivando a 14,8 miliardi nel 2018. Gli italiani sono infatti tra i più grandi consumatori di acque minerali del mondo. Con 221 litri a testa all’anno vantiamo un poco invidiabile primato. Siamo infatti i primi in Europa e i terzi nel mondo. Dietro ad Arabia Saudita e Messico. Ma lì ci sono deserti e risorse idriche limitate. Qui da noi è limitata solo l’informazione sulla bontà dell’acqua del rubinetto.