ALICE NERI, SVOLTA NEL CASO: ECCO COSA È EMERSO DAL DNA

Nel mondo in questi giorni si stanno verificando una serie di eventi che stanno preoccupando l’opinione pubblica nazionale. Si tratta molto spesso di sinistri stradali, o peggio ancora scomparse improvvise a causa di malori di varia natura.

Si tratta di eventi che segnano intere comunità e vengono anche ripresi dalla stampa, proprio a causa del loro interesse mediatico che provocano. In questo periodo appunto sono tanti i fatti che stanno tenendo in apprensione le nostre comunità.

Si pensi a tutti quei fatti che stanno tenendo banco all’interno della cronaca nazionale e per i quali ancora non si è trovata una soluzione. Ci sono diversi episodi nel nostro Paese che necessitano ancora di una spiegazione plausibile, o per i quali si devono ancora trovare i colpevoli o presunti tali.

In questi mesi la stampa nazionale ha riportato ad esempio la notizia di Alice Neri, la ragazza trovata senza vita con il corpo completamente ustionato in provincia di Modena. Alice Neri è stata trovata senza vita il 18 novembre 2022, all’interno della sua auto a Fossa di Concordia.

La vicenda ha provocato una certa apprensione nella località in cui si sono verificati i fatti, e ancora oggi le indagini sono in corso per capire quanto effettivamente successo.

Nella prossima pagina andremo a scoprire quali sono i nuovi dettagli che sono emersi da questa particolare vicenda. Una vicenda delicata che merita sicuramente i dovuti approfondimenti da parte delle autorità.

Il primo indiziato è Mohamed Gaaloul, 29 anni, attualmente in carcere. Secondo la procura l’uomo era fuggito ed è colpevole di avere tolto la vita ad Alice e poi di aver dato alle fiamme il corpo.

Uno dei tre testimoni che si trovavano nei pressi dello Smart Cafè avrebbe visto Alice Mohamed baciarsi, con lei che era in auto e lui fuori dal finestrino.

Gaaloul attorno alle 3:30 avrebbe chiesto ad Alice un passaggio a casa, circostanza confermata anche dalla sua amica Tiziana, la quale avrebbe ricevuto una chiamata direttamente da lui per cercare il passaggio.

I carabinieri del Ris hanno effettuato in questi mesi di indagine delle analisi su una tanica di liquido infiammabile trovata nei pressi di una roulotte utilizzata come ripostiglio a pochi metri dal luogo del misfatto.

Ed è proprio da questo esame che sarebbero emersi dei particolari di non poco conto, e che farebbero cadere i sospetti per l’azione in questione proprio su Gaaloul.

Sulla tanica sono state infatti rinvenute tracce di Dna che porterebbero proprio al 29enne attualmente sospettato di aver tolto la vita alla ragazza. Sarebbe stato quindi Mohamed a togliere la vita ad Alice. Inoltre il suo dna misto a quello di Alice è stato rinvenuto anche su una sigaretta elettronica repertata sempre a Fossa di Concordia, e questo indicherebbe che l’uomo è giunto in quel posto proprio con Alice. Nelle prossime settimane si potranno quindi conoscere eventualmente ulteriori dettagli sulla vicenda di Alice Neri, ma a quanto pare il cerchio si sta stringendo sempre di più attorno al 29enne. Proprio per questo gli approfondimenti continuano, questo per essere sicuri di quanto emerso finora dalle indagini. Ricordiamo che per l’indagato resta la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.