ALESSIA E GIULIA, IL VIDEO VERITÀ SU COSA È SUCCESSO: ECCO COSA È EMERSO

Ha sconvolto tutti la vicenda di di Giulia e Alessia Pisanu, le due sorelle di origine sarda, rispettivamente di 17 e 15 anni, che sono state investite da un treno Frecciarossa, alla stazione di Riccione, alle 6:40 di ieri, domenica 31 luglio.

Il treno ad alta velocità le ha tranciate. Un impatto terribile, una tragedia avvenuta sotto gli occhi di molti testimoni, in cui una delle due ha provato a salvare l’altra, finendo sotto il treno anche lei. E’ toccato al padre riconoscere i resti delle due figlie che rappresentavano tutta la sua vita, la sua fonte di gioia.

L’identificazione dei pochi resti delle due giovani vittime è stata possibile solo attraverso il ritrovamento del cellulare. Da qui si è risaliti al padre, Pier Paolo Pisanu, titolare di un’azienda di traslochi e autotrasporti. L’uomo, sotto choc, devastato dal dolore, ha raccontato di aver sentito per l’ultima volta Alessia e Giulia sabato sera.

Le due sorelle erano in vacanza a Riccione, una città che conoscevano bene, in cui si recavano quando potevano, anche per andare a ballare nelle discoteche della Riviera, tra la musica a palla. Ma un destino spietato ha posto fine alle loro giovani esistenze in pochi attimi, sotto gli occhi sgomenti di tutti coloro che si sono trovati ad assistere all’investimento.

Quel che si sa è che Giulia e Alessia erano da poco uscite dalla discoteca in cui avevano trascorso la notte a ballare. Di loro, ora, restano solo i video degli ultimi istanti, riprese dalle telecamere della stazione, prima che il Frecciarossa tranciasse i loro corpi, dato che il momento dell’impatto non è stato ripreso.

Le si è potute riconoscere da un paio di stivali, dal cellulare e da uno spolverino verde, lasciando nello strazio il papà , la sorella più grande, l’intera comunità di Castenaso, in cui vivevano in una villetta con giardino. Due sorelle inseparabili, che amavano condividere tutto, bellissime, una più introversa, l’altra, la più grande, più solare.

Come tutti gli adolescenti di oggi, adoravano Instagram, si divertivano a postar video su Tik Tok, si consideravano l’una la vita dell’altra, amavano la musica, ballare, divertirsi, far casino, come tutti i giovani della loro età. Ragazze piene di vita, spensierate, serene, con una famiglia unita alle spalle.

Giulia, 17 anni a settembre, e Alessia, di 15 anni, non ci sono più. Ma vediamo cosa è emerso in queste ore. C’è chi racconta di averle viste barcollare, ondeggiare, per poi allontanarsi verso i binari, dove una ha tentato di salvare l’altra dall’investimento, finendo entrambe sotto al Frecciarossa.

Proprio ora è arrivata la svolta perché le forze dell’ordine sarebbero riuscite a capire cos’è successo grazie alle telecamere di sicurezza e alle parole dei passeggeri che stavano aspettando il loro treno ieri mattina. Un testimone, in particolare, sarebbe stato avvicinato da una delle due ragazze prima della tragedia. Queste le parole dell’uomo, visibilmente provato, sotto choc: “Mi ha detto che le avevano rubato tutto e che non aveva più nulla. Poi si è allontanata verso l’altra ragazza che aveva uno spolverino verde e gli stivali in mano”.

Forse Giulia e Alessia che sembravano spaesate, erano barcollanti perché preoccupate per il furto subito da almeno una delle due mentre l’altra aveva ancora il cellulare il cellulare in mano ed è stato proprio quello a consentire di risalire alla loro identità, contattando il padre, cui è toccato il terribile riconoscimento di quel che restava delle sue “bambine”.