«A Bibbiano un sistema sano». Il Pd cerca di “cancellare” lo scandalo e vuole le scuse

 

«Su Bibbiano qualcuno chiederà scusa al Partito democratico per mesi e mesi di calunnie?», si domanda il deputato del Pd Ubaldo Pagano. La faccia tosta è clamorosa, ma non è l’unica. Da questa mattina, sulle bacheche dei militanti del Pde anche di alcuni parlamentari, è tutto un fiorire di commenti. Lo scandalo degli affidamenti del paesino emiliano, che vede coinvolto anche il sindaco dei Democratici, sembra essere diventato una fake news. «Dovranno chiederci scusa», «Ecco, avete visto?», «A Bibbiano non è accaduto nulla». Il motivo?
La faccia tosta del Pd: su Bibbiano vuole le scuse
Cos’è successo? La novità è una dichiarazione del giudice del Tribunale dei minori di Bologna, secondo cui – a parte i casi accertati di abuso, 15 su cento – «il sistema dei servizi sociali era sano». Sano perché a fronte di un centinaio di segnalazioni di affidi illeciti o scorretti, in 85 casi non si è arrivati all’allontanamento dei bambini, archiviando le denunce arrivate. Ma va chiarito che i casi “sospetti” non sono affatto il 15%. «In una trentina di casi difficili i giudici hanno deciso l’affido esplorativo. I ragazzi non sono stati allontanati dalla famiglia ma i servizi sociali sono stati chiamati a sostenere genitori e figli per superare eventuali momenti di fatica. Su 100, infine, solo in 15 casi i giudici hanno accolto la richiesta di allontanamento. La decisione è arrivata soltanto dopo verifiche approfondite svolte dai consulenti incaricati», spiega l’edizione di Repubblica Bologna, citando il Tribunale dei Minori. L’indiscrezione sarebbe emersa a margine di una riunione voluta dal presidente Giuseppe Spadaro per fare il punto della situazione dopo l’indagine “Angeli e Demoni”.
«Il sistema è sano, a parte le mele marce…»
Secondo quanto spiega Repubblica, Monica Pedroni, nuova dirigente dei servizi con sede a Bibbiano, avrebbe rassicurato gli operatori: « Se vi sono state mele marce che hanno tentato di frodarci processualmente devono essere giudicate dalla magistratura e punite in maniera severa. L’assistente sociale è di fatto come la polizia giudiziaria per un pm, dunque chi ha sbagliato dovrà essere punito». Secondo il presidente Spadaro il “sistema” ha dimostrato nel suo complesso di essere sano: « Voi servizi sociali svolgete un delicato e fondamentale ruolo nel nostro Paese di tutela dei minori, non mollate e continuate a lavorare con prudenza, professionalità e coraggio». Nel complesso, significa che il 30% dei casi è sospetto: se vi sembrano pochi… In una trentina di casi, infatti, i giudici hanno deciso per «l’affido esplorativo»e in 15 casi i giudici hanno accolto la richiesta di allontanamento. Numeri che – se confermano che non tutti a Bibbiano erano corrotti o in malafede, tra gli operatori sociali, com’è ovvio – non sgonfiano affatto lo scandalo. Anzi, ne confermano la gravità.