Pisa, nigeriano condannato per spaccio. Il Tar lo fa tornare al centro di accoglienza: “Ha chiesto asilo”

 

Di Pietro Barghigiani – PISA. Condannato per spaccio con sentenza definitiva, un immigrato nigeriano si era visto revocare dalla prefettura l’ospitalità in un centro di accoglienza della provincia di Pisa. Non solo ha fatto ricorso e ha vinto, ottenendo il diritto a rientrare nella struttura, ma il Tar ha stabilito anche che la sua difesa venga pagata dallo Stato attraverso il gratuito patrocinio: al legale che lo ha assistito andranno 2.500 euro.

È una sentenza che i giudici amministrativi di Firenze hanno scritto rifacendosi a un pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. La base giuridica del reintegro dell’immigrato stabilisce che «uno Stato membro dell’Unione non può prevedere, tra le sanzioni applicabili ad uno straniero richiedente la protezione internazionale che abbia violato le regole dei centri di accoglienza o posto in essere comportamenti gravemente violenti, la revoca (neanche temporanea) dell’ammissione alle misure di accoglienza».

Il nigeriano era stato condannato a 8 mesi e 1.600 euro di multa per spaccio. Lo avevano arrestato in flagranza mentre vendeva marijuana. Addosso gliene trovarono 27 grammi. Ottenuta la sentenza, nel frattempo diventata definitiva, la prefettura lo aveva allontanato dal centro di accoglienza. Un provvedimento che il nigeriano ha impugnato con successo. Spiega il suo legale Anna Bambilla che «i fatti sono avvenuti fuori della struttura di accoglienza e non costituirebbero comportamento gravemente violento, né il ricorrente risulta essere stato precedentemente colpito da richiami per la violazione delle regole della struttura suddetta». E alla prefettura non resta ora che concedere di nuovo l’accesso al centeo d’accoglienza dell’immigrato richiedente protezione internazionale condannato per spaccio.