La Guardia di Finanza ha fatto uno dei più grossi sequestri di Cocaina purissima di tutti i tempi in Italia “90 milioni di euro”

Quattrocentocinquanta chilogrammi di cocaina, suddivisi in 420 panetti e del valore complessivo al dettaglio di circa 90 milioni di euro, sono stati sequestrati nel porto di Gioia Tauro dal Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia di finanza nel corso di un’operazione eseguita in sinergia con la locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il business avrebbe fruttato alle cosche 90 milioni di euro. Nuovo sequestro di droga al porto di Gioia Tauro. Quattrocentocinquanta chilogrammi di cocaina, suddivisi in 420 panetti, sono stati individuati in un container in transito nel porto calabrese, proveniente da Paranagua e formalmente diretto a Port Said West, in Egitto.

L’operazione é stata condotta sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri. Attraverso una complessa attività di indagine eseguita tramite analisi di rischi e riscontri fattuali su 750 contenitori provenienti dal Sud America e supportata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato possibile selezionare il container con il carico di droga che avrebbe fruttato un introito di 90 milioni.Grazie ad un metodo ormai sperimentato in grado di individuare le spedizioni “a rischio” e a sofisticati scanner usati per effettuare i controlli, la droga è stata scovata all’interno di un container che trasportava un carico di compensato di legname. Dell’attività parla il quotidiano Repubblica

“Come di consueto, i panetti erano nascosti in modo da essere rapidamente prelevati dai destinatari del carico, che tuttavia sono rimasti a bocca asciutta per l’intervento dei finanzieri. Quasi mezza tonnellata di droga è stata tolta dal mercato. Quei 400 panetti nelle mani dei criminali, tagliati anche fino a 4 volte prima di essere venduti ad un prezzo che oscilla dai 50 ai 100 euro al grammo, avrebbero fruttato, appunto, non meno di 90 milioni di euro ai clan calabresi. Leader nel settore del narcotraffico la ‘ndrangheta ha sempre usato il porto di Gioia Tauro come “cosa propria” e principale scalo dei traffici di “bianca” dall’America Latina all’Europa.

Negli ultimi anni però, inchieste e sequestri hanno rivelato che i clan hanno iniziato a sperimentare nuove rotte, che passano da altri porti italiani ed europei. E i numeri dell’anno appena passato lo confermano. Nel corso del 2018, 325 chili di droga sono stati sequestrati a Valencia, altri 300 individuati a Genova, così come a Barcellona (257 kg), Rotterdam (230 kg), Livorno (200 kg), Rijeka (100 kg). Il 25 aprile 2018 ad Algeciras è stato messo a segno il più grande sequestro della storia spagnola: 8.740 chilogrammi di cocaina. Una diversificazione delle rotte che tuttavia non ha indotto i clan ad abbandonare lo scalo di Gioia Tauro”