“MAI PIÙ”. LA DECISIONE DI PAPA FRANCESCO

Papa Francesco è amatissimo dai fedeli e, proprio per questo, ogni notizia che lo riguarda, finisce col diventare, in men  che non si dica, di pubblico dominio, rimbalzando di testata in testata. Sappiamo quanto  Papa Francesco  rappresenti la storia e la rivoluzione della nostra chiesa.

Umiltà, ironia, autoironia, occhio attento ai bisognosi, ai deboli, ai fragili, ai poveri e agli indifesi,  ferma opposizione contro i pregiudizi, desiderio di prendere le distanze da molti retaggi del passato che non possono adattarsi alla realtà contingente o che lo fanno a stento, in attesa di una modifica.

Bergoglio, sin dalla fumata bianca  che ha decretato la sua nomina a Pontefice, non ha mai smesso di attirare, su di sè, le attenzioni di tutto il mondo, non solo quello religioso, rappresentando una netta demarcazione con il passato, quello che gli è sempre stato stretto,  specie quando la società ha fatto passi avanti notevoli rispetto a ciò che i suoi predecessori hanno vissuto.

Un pontefice innovativo, uno di quelli che è stato chiamato  ad un compito non certo facile, essendo a capo della Chiesa, in un periodo storico economico e politico così complesso come quello in corso, tra pandemia e guerre, oltre ad una crisi senza precedenti.

Poco fa, è arrivata una decisione di Papa Francesco che ha lasciato  tutti quanti senza parole.

Papa Francesco ha posto fine ad una questione molto delicata,  quella dei battesimi  “creativi,  fantasiosi”,  che stanno prendendo sempre più piede e che starebbero generando l’insofferenza dei vertici ecclesiali. Sempre più spesso, sono state pronunciate formule come :  “Mamma e papà ti battezzano con tanta gioia”. I sette sacramenti, quelli che costituiscono l’incontro con Cristo Signore che dona la sua grazia, non possono essere somministrati in questo modo, sminuendone l’importanza.

Non possono, dice il nostro Papa, essere stravolti o modificati in questo modo perché  significherebbe, così facendo, minare la fede, proprio dalla base, dalle radici.  Il nostro Pontefice si è trovato dinnanzi alla necessità di fronteggiare quella che  è una forte preoccupazione di cardinali e vescovi e lo ha fatto in modo tassativo, senza messi termini, sebbene, dall’altro lato, diversi genitori protestano, non  riuscendo ad accettare quanto da lui deciso.

Nel suo documento, il Papa ha dichiarato, senza mezzi termini, che le modifiche  apportate alla materia o alla forma dei Sacramenti,  tradottesi nell’annullamento della celebrazione, hanno portato le persone coinvolte a dover ripetere il sacramento, quindi sia esso il battesimo o la cresima.  Per il battesimo, in particolare, venivano utilizzate formule creative assurde come : “Io ti battezzo nel nome del Creatore” e “A nome del papà e della mamma… noi ti battezziamo”.

I sacerdoti, loro malgrado, hanno ricevuto così notizia dell’invalidità dei sacramenti così celebrati.  Dal Vaticano  arriva un duro monito che non ammette ignoranza, proprio per non intaccare i pilastri della fede cristiana. “Nessuno può modificare di propria iniziativa la forma celebrativa di un Sacramento in quanto questo non costituisce solo un semplice abuso liturgico, come trasgressione di una norma positiva, ma un vulnus inferto a un tempo alla comunione ecclesiale e alla riconoscibilità dell’azione di Cristo, che nei casi più gravi rende invalido il Sacramento stesso, perché la natura dell’azione ministeriale esige di trasmettere con fedeltà quello che si è ricevuto“, si legge nel documento.

Il cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del dicastero per la Dottrina della fede, con una nota approvata dall’assemblea plenaria dell’ex Santo Uffizio e dallo stesso Papa Francesco in persona  ha dichiarato:  ” C’è un limite alla creatività pastorale”, chiarendo che nel sacramento del battesimo i sacerdoti devono attenersi alle formule ufficiali della Chiesa, pena l’invalidità del sacramento che non le rispetta.