“400mila contagi in una settimana”: l’allarme di Pregliasco sul ritorno dei virus respiratori
“400mila contagi in una settimana”: Pregliasco lancia l’allarme. Cosa sta succedendo
Con l’arrivo della prima ondata di freddo dalla Russia, l’Italia si trova a fare i conti con un ottobre che sembra novembre. Le previsioni parlano di temperature fino a 10-12°C sotto la media, con minime che sfiorano i 4°C e massime ferme a 13-14°C nelle zone più fredde.
Il problema non è soltanto quello dei termosifoni accesi in anticipo: il freddo diventa il “trigger invisibile” che scatena l’aumento dei virus respiratori, dall’influenza al Covid, passando per i patogeni “cugini” che circolano con forza in questa stagione.
Pregliasco: “Il freddo è il trigger che accende i virus”
Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano, lancia l’allarme:
«Il freddo è l’elemento trigger, capace di innescare un peggioramento rapido del numero di casi di malattie respiratorie».
Le sue previsioni parlano chiaro: con l’abbassamento delle temperature si possono stimare circa 400mila nuovi contagi alla settimana.
Meteo da novembre: pioggia, vento e sbalzi termici
L’autunno 2025 parte con un clima da pieno inverno.
Secondo Adnkronos Meteo, forti temporali interesseranno il Nord Est e parte delle regioni centrali adriatiche, mentre il vento accentuerà la sensazione di freddo.
Gli sbalzi termici sono netti: alcune aree vivono giornate miti, altre minime vicine ai 4°C. Condizioni che gli esperti definiscono “scenario anticipato”, ideale per la diffusione dei virus.
Virus respiratori: influenza, Covid e “cugini”
Non c’è solo l’influenza stagionale. Pregliasco spiega che in questa fase le rilevazioni del virus influenzale sono minoritarie rispetto ai cosiddetti virus simil-influenzali: adenovirus, rinovirus e parainfluenzali.
- I parainfluenzali colpiscono soprattutto negli sbalzi termici.
- L’influenza classica esplode con freddo persistente e alta umidità.
- Il Covid continua a circolare senza rallentare.
La combinazione di questi patogeni porta a un’impennata di assenze da scuola e lavoro, oltre a un aumento della pressione sugli ospedali.
Prevenzione: vaccini, igiene e stili di vita
Pregliasco ricorda che le armi per limitare i contagi ci sono:
- Vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid,
- igiene delle mani e corretto uso delle mascherine negli spazi chiusi,
- attenzione all’automedicazione responsabile.
Ma non solo. «Un corretto stile di vita, con alimentazione equilibrata e riposo adeguato, rafforza le difese immunitarie», aggiunge il virologo.
Un autunno in salita
L’Italia affronta quindi un ottobre invernale, con freddo, vento e piogge che fanno da trampolino alla crescita dei contagi respiratori.
L’avvertenza di Pregliasco è chiara:
il freddo non è solo un fastidio, ma un campanello d’allarme sanitario. Sapere come reagire e adottare per tempo le giuste precauzioni sarà decisivo per superare senza intoppi una stagione che si preannuncia difficile.