Zanzara coreana, è allarme in Italia: le zone a rischio

È allarme in Italia per la presenza della zanzara coreana, già avvistata a dicembre. Per il momento non è facile fare previsioni a causa del clima secco, ma ci sono zone più a rischio.

Zanzara coreana, è allarme in Italia: le zone a rischio

Quest’anno non sarà semplice fare previsioni sull’arrivo delle zanzare, a causa del clima secco e la mancanza di precipitazioni. Ai primi di dicembre si vedevano pochissimi esemplari di zanzara coroeana. A studiare gli avvistamenti è il gruppo di lavoro del laboratorio EntoPar dell’Università degli Studi di Milano, che due settimane fa ne ha avvistata qualcuna nella provincia Bergamasca. Sara Epis e Paolo Gabrieli, che fanno parte del gruppo di ricerca, hanno spiegato che “per le zanzare è un po’ presto, soprattutto per quanto riguarda le cosiddette ‘tigri’: fa ancora troppo freddo.

Nell’Italia Settentrionale la troveremo verosimilmente a metà maggio: sono necessarie una temperatura media superiore ai 10 gradi e luce per più di 13 ore al giorno” hanno spiegato.

Il monitoraggio continua

Il clima di quest’anno potrebbe complicare le previsioni. Per la sopravvivenza delle zanzare è fondamentale l’acqua. Il monitoraggio e gli studi continuano, anche quelli per capire se le zanzare sono in grado di trasmettere virus patogeni all’uomo e agli altri animali.

Epis e Gabrieli hanno spiegato che hanno cercato di individuare i territori più idonei ad una possibile colonizzazione della zanzara coreana, creando modelli previsionali ed estendendo le ricerche in zone che non erano mai state valutate prima.

Le zone a rischio

Le principali zone a rischio sono la provincia di Bergamo, Brescia, Lecco, Sondrio e Como. Rispetto alla pianura è più interessato l’arco prealpino. Prossimamente verranno svelate le zone più idonee ad ospitare la zanzara coreana, che non sembra essere amante della città, a differenza della zanzara tigre.

Nell’estate 2020 i ricercatori del dipartimento di Bioscienze, con il contributo della Scuola Universitaria Superiore di Pavia, avevano scoperto la prima popolazione stabile nella regione. La prima scoperta era stata fatta nella Bergamasca e l’attenzione era puntata sullo scalo di Orio al Serio. La zanzara coreana potrebbe essere atterrata attraverso merci e viaggiatori oppure potrebbe essere arrivata da altre zone che ci convivono da tempo, come il Veneto o la Svizzera.