Zaia: “Andremo col camper a fare tamponi a tutti. Me ne frego dei soldi”

Ricetta Zaia contro il Coronavirus. “Vogliamo fare il tampone a tutti e ci muoveremo anche con un camper per andare da tutti’’. Lo spiega il governatore del Veneto, Luca Zaia, in un’intervista a Radio Anch’io. “Le persone positive asintomatiche devono essere individuate -continua Zaia- perché se vanno in giro contagiano altre persone anche senza saperlo. Quindi dobbiamo isolarlo. Noi siamo in grado di fare 20-25mila tamponi al giorno e avere il risultato in quattro ore’’. Da tempo il governatore del Veneto persegue questa linea.

In un’intervista al Corriere della Sera,  il governatore del Veneto sottolinea ancora meglio: “se non avessimo fatto i tamponi a tutti a Vò ci sarebbe stata una epidemia. Se per assurdo fai il test a una intera popolazione quanto meno hai un’istantanea di chi è necessario isolare”. E spiega: “Magari potessi fare in tutto il Veneto quanto fatto a Vò. Ci limitiamo a ricostruire i contatti di persona trovata positiva e li sottoponiamo a loro volta al tampone. Siamo a quota 40 mila in tutta la Regione: 2.700 positivi asintomatici e ne abbiamo isolato altre 7 mila che hanno avuto contatti con loro”.

Zaia: “La strategia dei tamponi ha funzionato”

La strategia dei tamponi a tappeto, del resto,  sembra avere funzionato in Corea del Sud, dove le autorità hanno testato centinaia di migliaia di persone, anche controllando i loro spostamenti tramite i telefonini e la tecnologia satellitare. Zaia viene regolarmente sepolto dalle polemiche da quando si è profilata l’emergenza.  Del resto i governatori del nord avevano visto lungo da subito. Il governatore della Lega almeno per ora respinge le polemiche “con l’autorità centrale e le rivendicazioni di autonomia”. E  a Il Corriere della Sera afferma di voler pagare tutto con i soldi della Regione.

“La vita dei miei concittadini vale più dei soldi”

“Del bilancio mi importa poco – sostiene – vale sempre meno della vita dei miei concittadini. Non mi faccia dire che me ne frego dei soldi, ma insomma ci siamo capiti. Tutto a spese nostre“. E per far fronte alla necessità dei test che “le aziende li distribuiscono con il contagocce”, “noi li facciamo in casa”.